Economia

Di Maio: “Entro anno negozi chiusi la domenica”

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Stop ai negozi aperti anche la domenica. Questa la promessa che aveva fatto appena nominato il ministro del lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio che ora conferma le sue intenzioni.

“Entro l’anno approveremo la legge che impone lo stop nei fine settimana e nei festivi ai centri commerciali. L’orario liberalizzato dal governo Monti sta distruggendo le famiglie italiane. Bisogna ricominciare a disciplinare aperture e chiusure”.

Giovedì inizierà in Commissione Attività produttive alla Camera lesame dei disegni di legge sulla chiusura domenicale. Attualmente sono cinque: una di Lega (prima firmataria Barbara Saltamartini) e M5S (Davide Crippa), una del Pd (Gianluca Benemati), una del Consiglio regionale delle Marche e una di iniziativa popolare. Tutte con un solo obiettivo ossia quello di tornare indietro di 7 anni, prima della riforma Monti del 2011 che liberalizzò gli orari degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristoranti).

Nel dettaglio la proposta della Lega prevede le aperture domenicali solo nel mese di dicembre, più altre quattro nell’anno ma a decidere saranno le Regioni, d’intesa con gli enti locali, mentre quella del M5S prevede 12 aperture all’anno, fatti salvi i comuni turistici.

A livello europeo sono 16 gli Stati membri su 28 che non presentano limitazioni di orari o aperture, mentre alcuni membri fondatori dell’Ue come Germania e Francia applicano divieti rigidi per quasi tutte le attività commerciali nei giorni festivi. Da Bruxelles non è stato imposto finora mai nessun vincolo o limite solo quello previsto nella direttiva sull‘orario di lavoro (2003/88/EC), per cui tocca al dipendente un giorno di riposo dopo sei di impiego, che però non necessariamente deve cadere in un festivo.