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Di Maio, vicepresidente Camera (M5S): niente accordo con il PD

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ROMA (WSI) – Luigi Di Maio e’ il Vicepresidente della Camera dei Deputati. E’ un simbolo istituzionale, politico e umano di quest’ Italia che annaspa in cerca di novita’ al fine di arginare il vecchio che avanza e la recessione che morde (seguendo i diktat della Troika Ue). E’ di Avellino, ha appena compiuto 27 anni, si sta laurendo in Giurisprudenza. Come neodeputato del MoVimento Cinque Stelle possiede un’arma politica dirompente: la sua poltrona di potere per la prima volta pare davvero al servizio e in rappresentanza di noi cittadini. Ecco l’intervista del direttore di Wall Street Italia, Luca Ciarrocca, avvenuta a Montecitorio, a Luigi Di Maio.

DOMANDA: Onorevole Di Maio, come vice-presidente della Camera, cosa pensa della deriva presidenzialista che sta prendendo l’Italia? Il disegno di legge costituzionale approvato dal Consiglio dei ministri il 6 giugno 2013, che detta nuovi modi e tempi per la riforma della Costituzione in violazione dell’art. 138 della Carta, e’ in verita’ una legge grimaldello che fa saltare le garanzie e le regole che la Costituzione stessa ha eretto a sua difesa. In sostanza in diciotto mesi verranno cambiati forma dello Stato, forma di Governo, Parlamento e l’intero equilibrio fra i poteri dello Stato su cui riposano i diritti dei cittadini. E’ cosi’?

RISPOSTA: “Per quanto mi riguarda, l’impianto della Costituzione del 1948 è intoccabile e, in effetti, la maggioranza e il Governo stanno rincorrendo un procedimento di revisionismo costituzionale che ha dell’eversivo e del quale penso tutto il male possibile.

Da un lato, stanno approvando a tappe forzate una legge che modifica le regole per modificare la Costituzione, che di fatto viene “flessibilizzata”, mentre la rigidità della nostra Carta è uno dei principi fondamentali e immodificabili così come sancito più volte dalla Corte costituzionale. In altre parole scalzare l’art. 138 vuol dire calpestare la Costituente, affidare la modifica della Costituzione a una commissione non eletta ad hoc dal popolo vuol dire mettere a rischio le regole della democrazia.

Dall’altro lato, abbiamo i lavori di questo Comitato dei saggi, dei quali non viene data alcuna forma di pubblicità, se non a livello di “gossip”. Sappiamo solo che l’autorevole costituzionalista professoressa Lorenza Carlassare se ne è andata sbattendo la porta. È anche pericoloso minimizzare le finalità di questo Comitato. Infatti, il Governo ha incaricato un consesso del tutto inedito e composto di persone elette da nessuno a elaborare un progetto di riforma preconfezionato nei confronti del quale il Parlamento avrà scarsissima possibilità di intervento.

Il “gruppo di ascolto del lunedì”, perché è di lunedì che si incontrano i 35 Saggi, è un monumento all’autoreferenzialità accademica”.

DOMANDA: Giudicando i lavori parlamentari di questi primi 3 mesi di legislatura, noi cittadini “normali” abbiamo l’impressione che il Parlamento sia totalmente esautorato e non funzioni. Cioe’: nessuna legge viene approvata, e l’Italia legifera esclusivamente tramite decreti legge del governo, che poi sono a loro volta in attuazione di linee guida e diktat provenienti da Bruxelles e dall’Europa. Lei che ne pensa? Per i ciittadini non e’ la negazione della democrazia?

RISPOSTA: “Come darLe torto! Al termine di una recente riunione del Consiglio Supremo di difesa, è stato diramato un comunicato nel quale si sosteneva che il Parlamento non ha alcun potere in merito all’acquisto degli aerei F35. Purtroppo, da Vicepresidente della Camera, mi sono ritrovato il solo a difendere la centralità del nostro Parlamento che è scolpita nella pietra dalla nostra Costituzione.

Con la nuova legislatura la musica non è cambiata. Il frutto avvelenato della seconda Repubblica ci ha portato dritti in braccio al professor Monti, quello del governo tecnico e dei 55 voti di fiducia in poco più di un anno. I risultati, poi, sono sotto gli occhi di tutti: il maggior innalzamento della pressione fiscale della storia. Per non parlare dei diktat della troika di Bruxelles che sistematicamente “bypassano” il Parlamento”.

DOMANDA: Viste le enormi tensioni quotidiane che agitano la maggioranza PD-PDL (per noi la peggiore degli ultimi 50 anni di Repubblica Italiana) secondo lei sara’ possibile, ad un certo punto, in caso di crisi di governo, un’alleanza tra PD e M5S, come sembrebbe non solo normale ma intelligente, in termini di strategia politica? Cio’ ribalterebbe completamente lo scenario per l’Italia. E il M5S farebbe un salto di qualita’.

RISPOSTA: “Il Partito Democratico e i suoi predecessori da vent’anni chiedono agli italiani il cosiddetto “voto utile” contro Berlusconi, ma in realtà l’hanno sempre salvato dalla celeberrima “bicamerale D’Alema” in poi, del cui naufragio si deve paradossalmente ringraziare Berlusconi, che ha fatto saltare tutto sulla giustizia, come Nanni Moretti insegna. Per non parlare del fatto, che anche con la bicamerale D’Alema si seguì un procedimento analogo a quello attuale di cui parlavamo prima. La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”.

DOMANDA: Per chi assegna pari dignita’ a Economia e Politica, come i lettori di WSI, il Movimento 5 Stelle sembra oggi non sfruttare tutto il suo enorme potenziale, quello che gli elettori gli hanno affidato nelle ultime elezioni, con i 108 nuovi eletti alla Camera. Uno scenario auspicato e’ che il M5S esprima entro poche settimane un nuovo leader o portavoce, e che un gruppo di dissidenti faccia una scissione per fondare un nuovo partito, tipo un Partito Indipendente, emancipandosi dai padri/padroni Grillo e Casaleggio (quest’ultimo – leggere la sua ultima intervista – ha un visione populista internet-centrica, irrealistica e poco praticabile). Cosa ne pensa?

RISPOSTA: “Lo scenario da Lei delineato è fantascienza. Sul merito dei provvedimenti siamo sempre compatti e anche chi è uscito dal gruppo vota con noi.

A Grillo e Casaleggio va il merito di aver costruito questo MoVimento. A noi parlamentari l’arduo compito di risintonizzare il Palazzo con i cittadini.

Il MoVimento 5 Stelle è l’unica forza politica presente in Parlamento a difendere la centralità delle Camere e la Costituzione, che si sta battendo per il ripristino dei fondi alla cultura e alla scuola, che da quando è iniziata la legislatura ha tenuto oltre cento incontri con cittadini in difficoltà aprendo così le porte del Parlamento a tante realtà che non erano mai entrate. Lei se la immagina questa legislatura senza il MoVimento 5 Stelle? E il bello deve ancora venire…”