La Lega vola nei sondaggi lo sa bene il Movimento Cinque Stelle e così il capo politico Luigi Di Maio ha in serbo una mossa per blindare l’esecutivo e scongiurare le elezioni anticipate.
Si tratta, come riportano sia La Stampa che il CorSera, di un cambio di guardia alla guida del Ministero dell’economia e finanze: via Giovanni Tria e al suo posto potrebbe arrivare un ministro in quota leghista.
Che i malumori all’interno della maggioranza erano tanti lo si è capito da tempo e complice il Def che dovrà essere presentato a breve, il nome di Tria potrebbe essere usato dal governo per giustificare il fallimento di alcune promesse fatte nei mesi scorsi. Tria da tempo è in rotta di collisione con i due vicepremier su vari temi da ultimi quello della consigliera Claudia Bugno e le tensioni sui rimborsi ai truffati delle banche. Riporta La Stampa.
Il grillino lo ha detto chiaramente ai suoi collaboratori e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «Tria così ci fa schiantare alle elezioni». Ormai non sono più solo i retroscena giornalistici. La lite è quotidiana ed è sotto gli occhi di tutti.
Da qui l’idea di un cambio di casacche nel governo e se Salvini, come rivelano i sondaggi, vincerà alle europee.
Secondo i vertici del M5S, si può rinunciare a Giulia Grillo e dare la Sanità ai leghisti, una poltrona da loro molto ambita. Stesso discorso per il ministero dei Beni culturali guidato da Alberto Bonisoli. Infine, l’Economia.
In realtà formalmente Tria – ricorda il quotidiano torinese – è in via XX Settembre in quota Lega ma la prima vera scelta di Salvini era Paolo Savona oggi alla Consob.