MILANO (WSI) – La pausa di ieri ha il merito, se così si può dire, di interrompere la lunga sequenza rialzista sperimentata dal minimo di metà dicembre: ben 10 “candele bianche” nell’arco di 12 sedute. Nel gergo del candlestick una candela bianca si manifesta in presenza di una chiusura superiore alla apertura: sintomo di vitalità, di prevalenza dei compratori (un aspetto già ben evidenziato dalla netta prevalenza dell’Up Volume, come già evidenziato ieri).
In un contesto bullish – posizionamento al di sopra della media a 200 giorni – un simile setup sul nostro mercato si è manifestato soltanto altre 10 volte dal 1998; tanto per rimarcare la rarità di questa situazione. Il seguito è piuttosto illuminante: nel 2014 Yearly Outlook, di prossima pubblicazione, mostreremo qual è l’andamento più probabile per la borsa italiana, sulla scia di questo setup.
Si interrompe una sequenza rialzista, ma non si interrompe la positività degli investitori. Ieri il Greed Index è salito a 170 punti.
Il grafico permette di apprezzare come questa gamba di rialzo sia partita ancora una volta da un livello di ottimismo patologicamente basso; e a fronte di quale livello di sentiment esuberante esso raggiunga una condizione di saturazione. Con il mercato che ha superato di slancio i massimi autunnali, un ridimensionamento è da ipotizzarsi non prima che il Greed Index raggiunga un picco; anzi, diremmo non poco dopo.
Allo stato attuale non si scorgono elementi strategici che facciano mutare l’asset allocation, fissata ad un coraggioso 71% di azioni ad agosto 2012, e rimasta su livelli sostenuti da allora: la componente Equity in media è risultata pari al 74% nell’ultimo anno e mezzo. Ciò ha consentito ovviamente di accantonare plusvalenze, che torneranno utili al momento opportuno (non prima che il modello di allocazione di portafoglio cambierà idea, si ritiene).
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