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Dieselgate, anche Renault travolta da scandalo emissioni

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Dopo Volkswagen e FCA anche Renault rischia di essere travolta da uno scandalo sulle emissioni truccate. La procura di Parigi ha avviato un’indagine giudiziaria sul possibile utilizzo da parte di Renault di sistemi di controllo truccati sulle emissioni inquinanti.

L’accusa è di “frode sui controlli che hanno reso il prodotto pericoloso per la salute” dei cittadini. La notizia spinge al ribasso i titoli in Borsa. La notizia giunge due mesi dopo che il governo francese ha trasmesso ai procuratori i risultati di un’inchiesta condotta dalla sua agenzia che si batte contro le frodi a danno dei consumatori (DGCCRF).

Dal 12 gennaio tre giudici stanno investigando sulla vicenda. Ancora rimane da vedere – e saranno i giudici a stabilirlo – se l’inchiesta degli inquirenti finirà con un processo in tribunale. Renault non ha ancora rilasciato un commento sulla vicenda.

L’indagine francese sulla presunta condotta illegale di Renault, che sarebbe riuscita a truccare i sistemi di controllo sulle emissioni inquinanti dei suoi motori in modo illecito, è stata lanciata in seguito allo scoppio dello scandalo dieselgate che ha travolto Volkswagen. L’esborso complessivo per la prima casa automobilistica della Germania è stato sinora di 20 miliardi di euro tra multe, richiami e risarcimenti.

Al momento le azioni Renault cedono circa tre punti percentuali alla Borsa di Parigi (segui live blog di mercato), riducendo parte delle perdite iniziali subite in seguito alla pubblicazione della notizia sulle agenzie di stampa. I cali sono stati di anche più del -4% in mattinata, con i prezzi che hanno testato i minimi di un mese. Il titolo è tuttora tra i peggiori di tutto il mercato europeo (indice paneuropeo EuroStoxx 600).