Due anni e mezzo dopo lo scandalo Volkswagen, che costrinse il gruppo automobilistica a un mea culpa riguardante a dati falsi sulle emissioni per quasi 11 milioni di vetture, ora sul banco degli imputati sale l’americana Ford.
Il gruppo americano delle quattro ruote è accusato in una class action di avere barato sulle emissioni, proprio come la rivale tedesca. I proprietari del modello di pickup truck Ford Super Duty sostengono che il gruppo di Detroit (Michigan) abbia usato su almeno 500.000 vetture un software che hanno consentito ai veicoli di ingannare il governo Usa – preposto alle certificazioni – e di inquinare ben oltre i livelli consentiti su strada.
La class action è stata depositata in un tribunale federale della capitale americana del settore automobilistico. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, pare che i consumatori abbiano pagato un premio di 8.400 dollari rispetto a modelli concorrenti con motori diesel per comprare versioni “pulite” dei modelli Ford-250 e Ford-350 dei pickup truck in questione. Nella class action anche il gruppo Bosch – che nel caso del dieselgate di VW patteggio’ – viene citato come imputato.
Diversamente da Volkswagen, Ford non ha ancora ricevuto accuse dai regolatori americani. Il titolo Ford Motor ieri ha perso lo 0,38% a 13,03 dollari. Da inizio anno ha perso il 4,2% e negli ultimi 12 mesi è salito solo dell’1,3%.