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Dieselgate travolge anche Renault: “motori truccati”

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“Più di 25 di condotta fraudolenta”: anche Renault, come Volkswagen, avrebbe manomesso i motori di alcuni dei suoi modelli per poter passare i test indisturbata. Il titolo cede più del 2% alla Borsa di Parigi dopo le rilevazioni sull’ennesimo stadio del dieselgate, scandalo che si sta espandendo a macchia d’olio nel settore dopo aver travolto, oltre alla prima casa automobilistica di Germania, anche FCA.

La casa automobilistica francese, che ha smentito l’impianto accusatorio, è sospettata di aver truccato i test sulle emissioni inquinanti. Secondo i documenti ufficiali ottenuti dal quotidiano francese Liberation, i modelli Renault Captur e Clio IV oltrepasserebbero la soglia fissata per regolamento sulle emissioni. Coinvolti sarebbero stati anche i piani alti della dirigenza.

Il gruppo Renault, tra i principali leader del mercato dell’automobile in Europa e nel mondo grazie alla partnership con Nissan, avrebbe istallato dei “dispositivi fraudolenti” allo scopo di falsificare i test sulle emissioni dei suoi motori, secondo quando si evince dalla procedura avviata dalla gendarmeria di Bercy e citata nell’edizione odierna del giornale.

La casa automobilistica francese avrebbe “ingannato i consumatori sui controlli effettuati e in particolare sul controllo dell’omologazione sulle emissioni inquinanti”: così recita un documento che porta la data di novembre della Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi francese (DGCCRF).

La DGCCRF accusa per iscritto la società “di aver utilizzato una strategia che aveva come obiettivo quello di falsificare i risultati dei test anti inquinamento”.

Il titolo a Parigi è in forte calo da ieri e stamattina accelera in rosso alla Borsa di Parigi dopo che le autorità a tutela dei consumatori della Francia hanno fatto sapere che anche i più alti elementi del team dirigenziale, tra cui il direttore generale della casa francese, nonché Ceo dell’alleata giapponese Nissan, Carlos Ghosn, potrebbero essere ritenuti responsabili del comportamento scorretto riguardate le emissioni diesel.