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Dieselgate, Ue vuole una class action contro Volkswagen

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La Commissione europea ha esortato gli stati membri dell’area a lanciare una class action contro Volkswagen, accusata di aver ingannato diverse migliaia di consumatori che hanno comprato le auto coinvolte nello scandalo sulle emissioni diesel. La casa automobilistica tedesca ha ammesso di aver truccato i software di alcuni modelli dotati di motore diesel per poter superare i test sui livelli di emissioni inquinanti.

Già a settembre dell’anno scorso Bruxelles aveva alzato i toni e minacciato la prima casa automobilistica d’Europa per fatturato di avviare una causa legale coordinata. Volkswagen, che ha già dovuto pagare una multa salata agli Stati Uniti, rischia di dover difendersi davanti ai tribunali degli Stati dell’Unione Europea per aver venduto le auto al centro dello scandalo dieselgate come non inquinanti.

Alcune autorità nazionali europee, poi, hanno la possibilità di multare direttamente le società senza dover fare ricorso alle vie legali di un tribunale. Le ammende variano da paese a paese ma possono raggiungere in certi casi il 10% del turnover nazionale di Volkswagen. Degli 11 milioni di modelli coinvolti nello scandalo, ben 9 milioni di vetture sono state acquistate in Europa.

Anche se Bruxelles non ha l’autorità legale per intentare causa contro Volkswagen, la Commissione assumerà il ruolo di coordinatrice, offrendo un’analisi legale ai singoli governi per permettere loro di portare avanti la class action.

“Volkswagen ha violato le leggi europee dei consumatori”, ha denunciato la commissaria alla Giustizia Ue Vera Jourová. “Non possono cavarsela senza che ci siano conseguenze. Aiuteremo le associazioni europee a tutela dei consumatori perché possano portare avanti la loro battaglia”.