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Dietro la GameStop-mania, lo zampino degli investitori istituzionali

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Da qualche settimana, GameStop, venditore Usa di videogiochi, è diventato simbolo della guerra dei piccoli investitori contro Wall Street, che ha fatto perdere miliardi di dollari agli hedge fund che avevano puntato sul calo del titolo.

Ma è veramente andata così?

Ad insinuare il dubbio, che le cose non siano andate in questo modo sono gli analisti di JPMorganCome si legge in un articolo della CNBC, gli esperti della banca d’affari Usa hanno fatto notare che nella classifica dei 10 titoli più acquistati dai trader al dettaglio, nel mese di gennaio, manca GameStop (vedi grafici sotto).

Se AMC Entertainment e Plug Power, due nomi coinvolti nella frenesia del trading insieme a GameStop, spiccano tra i titoli più comprati tra gli investitori retail, il rivenditore di videogiochi, è assente nella lista.

“Sebbene gli acquisti al dettaglio siano stati descritti come il motore principale del rally estremo dei prezzi sperimentato da alcuni titoli, il quadro reale potrebbe essere molto più sfumato”, ha detto ai clienti in una nota l’analista di ​​JPMorgan, Peng Cheng.

In base ai calcoli di JPMorgan, che utilizza i dati pubblici degli scambi, GameStop è solo  al 15esimo posto nella lista dei titoli più acquistati nel mese di gennaio. Ciò lascia pensare che dietro l’ottovolante delle scorse settimana ci sia stato lo zampino degli investitori istituzionali, molto più attivi di quanto finora si è detto.

Nessun Davide e Golia, dunque. Si è trattato semplicemente di una guerra di ‘Wall Street contro Wall Street’.