Si parla spesso di digitalizzazione delle banche, ma le opportunità non mancano anche per gli asset manager, in particolare nella produzione e distribuzione dei fondi. Abbiamo approfondito il tema con Juan de Palacios Sanz, chief strategy and product officer di Allfunds.
A che punto è la digitalizzazione della produzione e distribuzione di prodotti finanziari in Italia?
Le istituzioni finanziarie italiane sono consapevoli da molti anni dell’importanza della digitalizzazione. Da tempo Allfunds è impegnata a supportarle per accelerare il processo di trasformazione digitale e a stare al passo con la domanda dei clienti per un’esperienza completamente digitale. Abbiamo lavorato con loro per creare una piattaforma più agile e moderna, che offra la più ampia scelta di fondi disponibile sul mercato e fornisca un’esperienza utente intuitiva e senza soluzione di continuità, apportando efficienza e facilitando la scalabilità. L’obiettivo è sviluppare soluzioni front-end adeguate per digitalizzare sia i processi interni che l’esperienza cliente.
Quali sono i vantaggi della digitalizzazione della produzione e distribuzione dei prodotti finanziari sul fronte della domanda?
Dal punto di vista del cliente finale, siamo tutti abituati a un’esperienza digitale e ce la aspettiamo anche nelle nostre interazioni con le istituzioni finanziarie; un’esperienza omnicanale che consenta alle organizzazioni di fornire un servizio di eccellenza sia attraverso i canali digitali convenzionali sia attraverso quelli connessi. Questo consente di conoscere meglio i clienti e di fornire loro servizi più personalizzati grazie a soluzioni basate sui dati. I clienti finali saranno assistiti meglio, più soddisfatti e più fedeli.
Dal punto di vista interno, è possibile snellire numerosi processi normativi e fasi di reporting, con un conseguente risparmio di tempo e denaro e un miglioramento della qualità dei servizi offerti ai clienti.
E sul fronte dell’offerta?
Come sul lato della domanda, le case prodotto puntano a migliorare la qualità dei loro servizi avvicinandosi ai clienti, lanciando nuovi prodotti in modo più efficace e rimanendo informati sugli sviluppi del mercato in modo da poter agire prima dei loro concorrenti. Le case prodotto, inoltre, stanno investendo sempre di più per migliorare le loro capacità digitali per comunicare con i partner sul fronte della distribuzione e aumentare la loro influenza e brand awareness.
I dati svolgeranno un ruolo fondamentale nell’aiutare le case prodotto a ottimizzare la strategia di distribuzione e a distinguersi dalla massa grazie a soluzioni basate sui dati. Il nostro team di data analytics fornisce una soluzione unica, basata su dati in tempo reale, che crea approfondimenti pratici per aiutare le case prodotto a migliorare le loro performance di distribuzione in tutte le regioni, i segmenti di distributori e le strategie.
La reportistica è chiaramente un’altra parte fondamentale della distribuzione. Le istituzioni finanziarie devono affrontare frequenti cambiamenti e un aumento della rendicontazione; quindi, la digitalizzazione di questi processi è fondamentale per ridurre i costi e garantire la scalabilità. La complessità della gestione dei dati, delle differenze tra le legislazioni dei vari Paesi come quella che il settore sta sperimentando con i requisiti ESG, porta le aziende a esternalizzare questi processi.
Quali sviluppi si aspetta per il futuro in Italia?
Prevediamo di concentrarci su diverse aree. In primo luogo, l’ESG, che è diventato sempre più rilevante e i clienti si aspetteranno un’analisi e uno scoring tempestivi.
La completa digitalizzazione e un’esperienza cliente a 360 gradi è un obiettivo a cui tendere e che molti operatori stanno per raggiungere. Ad essi si stanno aggiungendo anche l’estrazione dati e gli insight, e crediamo che ci sarà uno sviluppo di prodotti e servizi direttamente collegati a quest’area.
Infine, l’automazione, soprattutto per quanto riguarda la reportistica e le attività amministrative.