BRUXELLES (WSI) – E’ polemica per le frasi sconcertanti pronunciate dal ministro delle finanze olandesi nonché presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem nel corso di un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, uno dei tre giornali più letti in Germania.
“Non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”.
Il riferimento dell’olandese è ai paesi meridionali dell’eurozona tra cui l’Italia. Dijsselbloem ha così provocato la rabbia e l’indignazione anche all’interno del suo stesso partito dei socialisti europei, tanto che il presidente del gruppo Gianni Pittella si è chiesto se il ministro possa ancora essere considerato adatto a fare il presidente dell’Eurogruppo.
“Non è la prima volta che Dijsselbloem esprime opinioni economiche e politiche che contraddicono la linea della famiglia progressista europea. Ora, con queste parole scioccanti e vergognose, è andato molto oltre usando argomentazioni discriminatorie contro i paesi dell’Europa del Sud. Non ci sono scuse o ragioni per usare un tale linguaggio specialmente da uno che è dovrebbe essere progressista”.
“Europa credibile solo quando Dijsselbloem si dimetterà”
Il ministro delle Finanze olandese ha tentato poi di scusarsi spiegando che non era questione di Nord e Sud e che per tutti vale la regola che se vuoi solidarietà devi rispettare vincoli e impegni.
“Durante la crisi dell’euro i paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà con i Paesi più colpiti come socialdemocratico do molta importanza alla solidarietà, ma hai anche agli obblighi”.
Da qui un coro di proteste tra cui quelle degli eurodeputati del MoVimento 5 Stelle che chiedono a gran voce le dimissioni immediate. A questi appelli si è unito anche il primo ministro portoghese Antònio Costa, secondo il quale “l’Europa sarà credibile soltanto quando il presidente dell’Eurogruppo si dimetterà“.
Due ex premier in Italia hanno dato voce al loro disaccordo per le parole di Dijsselbloem: Matteo Renzi ritiene che “prima si dimette e meglio è”, mentre Romano Prodi ha lasciato un commento ironico, dicendo di aver “percepito grande invidia”.
Certo è che il presidente dell’Eurogruppo, l’organo europeo che riunisce i ministri delle finanze di 19 stati membri che adottano l’euro, è vicino all’uscita dall’Europgruppo dopo che il suo partito ha perso alle elezioni olandesi. Che questa trovata possa in un certo senso affrettare i tempi?