Mercati

Dobbiamo prepararci al grande “crash” di Borsa?

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ROMA (WSI) – Le turbolenze nelle borse mondiali e nei mercati valutari di questo inizio 2014 stanno creando qualche preoccupazione ai risparmiatori: c’è chi parla di “tempesta perfetta” sui mercati azionari e chi teme il “crash” generalizzato di Borsa.

Tutto può essere: i mercati finanziari sono erratici, volubili come gli animi di chi, a vario titolo, li influenza (inclusi voi risparmiatori).

Ma prima di farsi prendere dal panico, ponderiamo qualche numero e alcuni fatti, lasciando le emozioni ad altri aspetti della vita.

Vi proponiamo un grafico semplicissimo: l’andamento da fine 2012 ad oggi dell’indice azionario mondiale MSCI World All Country. Se volete avere un’idea dell’andamento vi consigliamo di accedere al sito (o registrarvi, se ancora non l’avete fatto) e guardare l’andamento dell’ETF che replica, appunto, l’andamento dell’indice.

L’MSCI World All Country è un ampissimo paniere di titoli che comprende sia le azioni dei Paesi Sviluppati sia le azioni dei Paesi Emergenti. Nel grafico ho evidenziato la brusca correzione di maggio-giugno 2013 e quella in atto ora.

Come vedete, in termini di entità, l’odierna discesa dei mercati azionari è inferiore a quella verificatasi prima dell’estate. La situazione è però analoga, anche se si considerano singolarmente le principali aree cioè USA, Europa, Giappone, Paesi Emergenti. Insomma, siamo di fronte ad uno “storno” significativo ma, almeno per ora, non è nulla di che: si tratta della manifestazione di rischi che rappresentano l’ordinaria amministrazione per chi investe in azioni.

La causa principale della recente correzione dei mercati, inoltre, è verosimilmente la medesima che ha causato quella dello scorso maggio: la paura delle conseguenze della fine dell’inondazione di liquidità generosamente immessa nel sistema economico dalle banche centrali di mezzo mondo. Anche i fattori di rischio sono rimasti sostanzialmente gli stessi di 6-7 mesi fa. Il quadro macroeconomico, poi, non ha subìto variazioni drammatiche: le previsioni di crescita mondiale del Fondo Monetario Internazionale sono sì lievemente peggiorate, passando da 4,1% di aprile 2013 a 3,7% di gennaio 2014 ma, a ben guardare, non è nulla di stupefacente.

A livello di rischio sistemico, stando ai Barometri del Rischio Globale, Europeo e USA, oggi la situazione è lievemente migliorata rispetto alla scorsa primavera ed è, complessivamente, nella norma.

Resta ancora un fatto da considerare: le valutazioni azionarie, a causa della discesa dei prezzi, sono leggermente migliorate. Quindi, se per qualcuno il giorno del Giudizio Universale sui mercati finanziari sta arrivando, per altri (fedeli al motto “si compra quando sale la paura”) quella che stiamo vivendo è una decente occasione per acquistare un po’ di azioni per il lungo termine. E, per inciso, noi di Advise Only ricadiamo nella seconda categoria.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Advise Only – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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