*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) –
Così come avvenne due anni e mezzo fa, anche questa volta sembra che la soglia di 1,368 dollari per un euro stia facendo da supporto alla divisa statunitense. Da quasi due mesi il rapporto di cambio è compresso tra i massimi e il livello di 1,33 e se si tratta di accumulazione o distribuzione lo sapremo solamente nei prossimi giorni o mesi. In soccorso di chi vorrebbe dare fiducia alla ripresa del dollaro ma ha timore di una nuova brusca scivolata, arrivano dal segmento dei certificati di investimento cinque interessanti proposte. Tre di queste appartengono alla categoria dei Twin Win, i certificati che pagano sia al rialzo che al ribasso se non si verifica un evento barriera, ovvero un deprezzamento del dollaro superiore ad un limite prestabilito.
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Apparentemente identici, i tre certificati perseguono lo stesso obiettivo, ossia l’apprezzamento del dollaro nei confronti della divisa europea: ma se per Abn Amro si tratta di Twin Win classici, dotati quindi di una barriera disattivante dell’opzione esotica down&out ( grazie alla quale viene pagata in positivo anche la variazione negativa del sottostante), per Deutsche Bank il Twin Win si dota di Stop Loss, in modo da garantire nella peggiore delle ipotesi il ritorno parziale del capitale. Il sottostante adottato è lo spot FX Rate , ovvero il tasso di cambio euro/dollaro comunicato dalla BCE.
La prima delle tre proposte Twin Win è di Abn Amro e consente,al termine di quattro anni, di guadagnare indifferentemente dal rialzo e dal ribasso del tasso di cambio euro/dollaro, a patto che il ribasso del dollaro non superi mai il 50% dal prezzo di emissione. L’emissione è avvenuta il 21 febbraio 2007 ad un tasso di cambio a 1,3145 ,e pertanto l’investimento produrrà sempre un guadagno (in termini assoluti e senza leva) se il dollaro non avrà mai raggiunto il livello barriera posto al 150% del prezzo di emissione e corrispondente a 1,9718.
In pratica sia che il tasso di cambio scenda a 1,104 (pari ad un apprezzamento del dollaro del 16%, che salga a 1,524 ( pari ad una discesa del 16%) si otterrà sempre un rimborso di 116 euro sui 100 euro nominali. Soltanto nel caso in cui il rialzo dell’euro dovesse spingersi oltre la barriera posta a 1,9718 , il Twin Win assumerà le sembianze di un benchmark, replicando quindi in positivo o negativo le variazioni del sottostante. Al momento il certificato è quotato in lettera ad un prezzo di 96,05 euro, aumentando così i margini di guadagno in caso di evento barriera. Codice ISIN XS0281923986
Più articolata la proposta di Deutsche Bank, che introduce uno stop alle perdite nel caso in cui l’euro dovesse crescere più del 15%,ossia il massimo consentito dalla barriera: il livello minimo di rimborso, pari a 87 euro su 100 nominali, si ottiene dividendo il livello di emissione per quello risultante dalla barriera. Se da un lato si difende il capitale, dall’altro si amplifica di quasi due volte l’apprezzamento del dollaro, la cui performance al rialzo è riconosciuta al 185%; emesso il 12 febbraio allorché il tasso di cambio era a 1,2956, il guadagno si riverserà sui 100 euro nominali sia in caso di apprezzamento dell’euro fino al 14,99% ( con una leva del 125%) , sia nella direzione opposta, ossia in presenza di un ritorno verso la parità .
Dall’emissione il dollaro si è deprezzato di oltre il 3% e così il certificato è quotato in lettera ad un prezzo di 91,3 euro. Si può quindi iniziare a considerare l’emissione quasi a capitale protetto visto il rimborso minimo a 87 euro:d’altra parte, se non verranno mai raggiunti gli 1,4899 dollari per un euro, il guadagno già amplificato dalla leva verrà incrementato dallo sconto attualmente offerto dalla quotazione. Codice ISIN DE000DB0PJE4
Il terzo ed ultimo Twin Win è ancora firmato Abn Amro ed ha terminato il collocamento due giorni fa. Diverse le novità proposte con questa seconda emissione: la principale riguarda indubbiamente la negoziazione prima della scadenza ( 4 anni la durata) resa più trasparente e semplice grazie all’ammissione al SeDeX di Borsa Italiana ( anziché sullo Stock Exchange lussemburghese, meta obbligata di molte strutture articolate), mentre dal punto di vista analitico, rispetto alla precedente emissione viene abbassato il livello barriera al 140% del livello iniziale e innalzata la partecipazione , sia al rialzo che al ribasso, al 140%.
Semplificando, ed ipotizzando un livello di emissione a 1,34, se durante la vita del certificato non verrà mai toccato il livello barriera ( 1,876) a scadenza l’investitore riceverà il capitale nominale più 1,4 volte le performance realizzate dal tasso di cambio , prese in valore assoluto, ossia private del segno. Ne deriva che il rimborso sarà pari a 130 euro sia in caso di livello finale a 1,742 che a 0,938.
Nel caso, invece, che la barriera venga violata verrà riconosciuto il capitale calcolato in funzione del sottostante senza considerare l’effetto leva di cui sopra con un tetto massimo di rendimento del 200% Codice ISIN NL0000857621
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