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Dollaro: conferma ruolo valuta rifugio. Euro: inzia periodo di debolezza?

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Legnano – È proprio il caso di dirlo. Ce lo aspettavamo. Se date una lettura al commento di venerdì, potete ritrovare il riassunto di ció che crediamo stia muovendo i mercati oggigiorno e ancora una volta abbiamo la conferma del ruolo centralissimo del dollaro americano, che ci ha dimostrato di essere la valuta rifugio per eccellenza durante le fasi di avversione al rischio.

Una valuta che si muove di vita propria contro lo yen (ed infatti possiamo prendere questo cambio per avere un’idea di come si stia muovendo il sentiment di mercato, tenendo conto che stiamo trattando due valute rifugio), ma che si muove all’unisono contro le valute a più alto rendimento.

Nel caso di venerdì abbiamo assistito alla pubblicazione del dato sui non farm payrolls, definito proprio su queste pagine il principe dei market mover, ed i risultati non si sono fatti attendere.

Dollaro venduto inizialmente (sia contro yen che contro il resto – aud, cad, gbp ed eur) per poi continuare a rimanere pesante contro la valuta nipponica ma andare a recuperare massicciamente strada contro il paniere di valute elencate, proprio a causa dell’avversione al rischio che ha colpito i mercati dopo il dato (rischio che riguarda tutto, anche le commodities vendute aggressivamente, soprattutto sul fronte petrolio).

C’è da dire che il tasso di disoccupazione per il mese di aprile è sceso, qualche economista tende a dare un’importanza maggiore a questa rilevazione rispetto ai NFP, ma crediamo che il rallentamento di questo tasso sia da attribuire alla contrazione del mercato del lavoro (con meno gente che ricerca attivamente un impiego) piuttosto che ai posti di lavoro creati che, come ci dimostra la rilevazione, sono stati 115k contro i precedenti 154k (dato rivisto a rialzo da 120k).

Se a tutto questo aggiungiamo le elezioni francesi che ci sono state nel week end e che avrebbero potuto, a nostro parere, far aumentare il grado di incertezza a livello europeo a causa del cambiamento dell’asse Merkel-Sarkozy e tutto ció che ne consegue (adesso non è questione di chi debba andare al governo, è questione di salvare l’euro per chiunque sia messo lì), otteniamo il risultato di vedere la moneta unica europea sotto il livello fatidico di 1.3000, come abbiamo ipotizzato la scorsa settimana, anche analizzando un grafico giornaliero dell’EurUsd.

Le aperture in gap sono state forti e ci aspettiamo delle reazioni simili sulle borse europee all’apertura. Se dopo i gap iniziali si intensificheranno gli acquisti di dollari, sarà la volta buona per poter vedere l’EurUsd vicino ai minimi dell’anno (combinazione di forza di dollari e di “debolezza” di euro).

EurUsd
Il movimento correttivo incominciato il primo giorno di maggio ha avuto seguito sino a venerdì pomeriggio. Così, a distanza di tre settimane, abbiamo potuto osservare una rottura di 1.30, seppur in questo caso decisamente più profonda. Un grafico che consideri l’ultima grande salita compiuta da inizio gennaio testimonia perfettamente come il livello al quale sia arrivato il cambio venerdì, 1.2960, sia uno di quelli davvero significativi: le percentuali di ritracciamento di Fibonacci indicano, infatti, come il livello raggiunto rappresenti il 61.8% del movimento positivo compiuto fra 1.2625 e 1.3480 e che quindi una rottura confermata avrebbe molte probabilità di completarsi sul livello di minimo di gennaio scorso.

UsdJpy
Il cambio UsdJpy non compie movimenti sconvolgenti ma continua invece a mostrare un’ottima costanza ribassista. Il canale discendente dall’ampiezza di 200 pip indica una variazione da quanto stiamo vedendo da più di un mese al di sopra di 80.75 ed al di sotto di 78.75. Sino a che questi livelli, in costante mutamento giornaliero, terranno la tendenza ribassista è assicurata.

EurJpy
Sembra essere in fase di partenza la figura ribassista individuata da qualche giorno. Osservando un grafico con candele a quattro ore (o giornaliere) si evince chiaramente come sia avvenuta un’accelerazione oltre la rottura del livello ipotizzato in area 104.30. Qui infatti transita la neckline della figura di “testa e spalle” che trova in un livello al di sotto di 100 l’obiettivo. Proiettando infatti l’ampiezza della figura nel suo punto centrale e proiettandolo sulla rottura di venerdì otteniamo 98 figura. La figura otterrebbe una conferma ancora maggiore se dovessimo ora assistere ad un pullback, quindi un ritorno dei prezzi in direzione della neckline senza capacità di romperla.

GbpUsd
Il cable segue la correzione compiuta dall’eurodollaro seppur con minor intensità. I livelli utili per la giornata possono essere individuati grazie a precedenti aree di congestione: abbiamo un esempio recente a 1.6160 (come livello di resistenza odierna) e 1.6080 (come livello di supporto che trae origine da precisi livelli di aprile).

AudUsd
Abbiamo avuto da venerdì la conferma di quanto il livello di 1.0250 fosse in effetti un livello di massima attenzione. Rotto questo, sulla scia dei dati americani, il cambio sembra aver ora tutte le intenzioni di raggiungere l’obiettivo naturale che era posizionato a 1.0020-50.

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