(9Colonne) – Roma, 23 feb – La chiusura delle città al traffico è del tutto irrilevante rispetto all’inquinamento atmosferico. È un gesto demagogico privo di ricadute reali. Per questo, l’Istituto Bruno Leoni critica duramente la “domenica a piedi” che, il 25 febbraio, avrà luogo in tutto il nord Italia. Un paper di Francesco Ramella, ingegnere dei trasporti e fellow dell’IBL, dimostra inoltre che l’inquinamento è un problema largamente sopravvalutato. Nel Briefing Paper, intitolato “Inquinamento atmosferico. Deliberare senza conoscere” Ramella scrive: “Grazie agli sforzi compiuti in tutti i settori, dall’industria, agli impianti di riscaldamento, al traffico, la qualità dell’aria nelle nostre città è oggi assai migliore rispetto al passato”. Quindi, lo spazio per i miglioramenti è modesto e dipenderà soprattutto dal progresso tecnologico, mentre l’enfasi sui trasporti pubblici è mal riposta: “nell’ipotesi che una quota pari al 30 per cento del trasporto individuale venisse trasferita al trasporto collettivo – evoluzione che non si è mai verificata in nessun Paese europeo – si avrebbe una riduzione delle emissioni di particolato del tutto trascurabile” e quindi sproporzionata rispetto ai costi. Commenta Carlo Stagnaro, direttore Ecologia di mercato dell’IBL: “il paper di Ramella dimostra l’assurdità di tanti dei provvedimenti che sindaci e presidenti di regione caldeggiano per risolvere un problema sopravvalutato come quello dell’inquinamento atmosferico. Se lo Stato davvero vuole far qualcosa, dovrebbe ridurre le imposte sui combustibili meno inquinanti – come la benzina, tuttora penalizzata fiscalmente rispetto al diesel”.