Società

Donald Trump e Elon Musk: l’intervista-dialogo su X

E’ alla fine la tanto attesa chiacchierata tra due degli uomini più influenti al mondo c’è stata. Per oltre due ore, Elon Musk e Donald Trump hanno discusso su X di sicurezza nazionale, politica energetica, immigrazione e altro ancora, in una conversazione a ruota libera che ha dato all’ex presidente una tribuna ampiamente attesa per lanciare attacchi personali ai suoi rivali politici.

Trump è in forte competizione con la vicepresidente Kamala Harris, la candidata democratica, che secondo i sondaggi sta guadagnando slancio da quando il presidente Biden ha abbandonato la corsa alla presidenza. L’ex presidente repubblicano si è sentito frustrato dall’attenzione che Harris ha ricevuto, e ha visto il suo ritorno a X – ex Twitter, quando lo usava spesso durante la sua presidenza – come un modo per riconquistare parte dei riflettori.

Musk-Trump: problemi tecnici

Il dialogo tra il tycoon e l’uomo dietro il successo di Tesla, Space X e Neuraling, all’inizio è stato interrotto da guasti tecnici, bollati da Musk come un attacco informatico. A certificare i guai tecnici è stato lo stesso Musk, che ha parlato di un attacco informatico:

“Sembra che ci sia un massiccio attacco Ddos su X. Stiamo lavorando per contrastarlo. Nel peggiore dei casi procederemo con un numero inferiore di ascoltatori in diretta e pubblicheremo la conversazione in un secondo momento… Questo attacco mostra quanta contrarietà c’è nel far sentire alla gente cosa il presidente Trump ha da dire”.

Dopo la risoluzione di questi problemi, la discussione è iniziata. Vediamo in particolare cosa si sono detti.

Musk e Trump: “l’intervista del secolo”

La conversazione inizia con una domanda di Musk sull’attentato a Trump durante un comizio in Pennsylvania il mese scorso. Musk ha fatto riferimento alle falle nella sicurezza che hanno permesso all’attentatore di salire su un tetto vicino. “Sembra una follia”, ha detto.

“Beh, impareranno da questo”, ha detto Trump, lodando la risposta dei servizi segreti. “Si sono mossi così velocemente e lasciatemi dire che c’è voluto un coraggio enorme”.

X è una piattaforma molto più grande per Trump, dove lunedì sera aveva 88,9 milioni di follower, rispetto al suo network Truth Social, con 7,53 milioni di follower. Il team di Trump l’ha presentata come “l’intervista del secolo“.

Poche le rivelazioni sul programma del secondo mandato di Trump – e a volte Musk ha faticato a spiccicare parola. L’imprenditore tecnologico ha avuto un tono complessivamente più sfumato di Trump su alcuni temi, tra cui l’immigrazione. Trump è stato per lo più in modalità di attacco, sostenendo che la maggior parte delle persone che entrano nel Paese “sono in realtà brave persone che lavorano sodo”, ma alcune non lo sono. Trump è stato decisamente più negativo, suggerendo che criminali e persone “non produttive” stanno invadendo il Paese.

“Si tratta di gente rozza”, ha detto Trump. “Sono persone che non vogliamo nel nostro Paese”. Trump ha falsamente affermato che “oltre 20 milioni di persone” sono entrate negli Stati Uniti dopo essere fuggite da prigioni, istituti mentali o manicomi. Il tycoon ha sostenuto che i migranti senza documenti stanno entrando negli Stati Uniti a “livelli mai visti prima”.

Poi c’è stato il capitolo Harris. L’ex presidente l’ha definita falsa, ma ha anche attaccato Biden, a volte concentrandosi sul curriculum del suo ex avversario e definendolo stupido.

“A proposito, pensate che Biden possa fare questa intervista? Pensate che Kamala possa fare questa intervista?” ha detto Trump.