Ancora deve insediarsi e già fa discutere per le prime mosse che attuerà appena arriverà alla Casa Bianca. Parliamo di Donald Trump che in un’intervista andata in onda domenica su “Meet the Press” di NBC News ha parlato dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio del 2021.
Il presidente eletto Donald Trump ha affermato che intende agire il “primo giorno” della sua presidenza sui casi di alcuni imputati e ha detto di ritenere che i membri della Camera della commissione selezionata del 6 gennaio che hanno indagato sulla rivolta del Campidoglio del 2021, tra cui il rappresentante democratico Bennie Thompson e l’ex rappresentante del GOP Liz Cheney, “dovrebbero andare in prigione”.
Donald Trump: cosa farà per gli imputati dell’assalto al Campidoglio
Sono circa 1.560 imputati del 6 gennaio, e circa 590 di loro sono accusati di aver aggredito la polizia a Washington. Più di 900 imputati si sono dichiarati colpevoli. Molti imputati hanno apertamente predetto che la grazia di Trump è imminente, anche per coloro che sono accusati di atti violenti.
Trump non ha ancora detto se autorizzerà nuovi procedimenti giudiziari per le rivolte del Campidoglio, indagini o procedimenti in corso. Il tycoon ha descritto i procedimenti giudiziari dei suoi sostenitori come intrinsecamente corrotti e non ha escluso di graziare gli oltre 900 imputati che si sono già dichiarati colpevoli, compresi quelli accusati di aver agito con violenza durante l’attacco.
Recentemente, accusando Biden per la grazia concessa da Joe Biden al figlio Hunter, il presidente eletto ha fatto riferimento anche a coloro che considera prigionieri politici.
“La grazia concessa da Joe a Hunter include gli ostaggi del 6 gennaio, che sono stati incarcerati per anni? Che abuso e che errore giudiziario!”, aveva scritto sulla sua piattaforma Truth Social.
Quando si insedierà Trump
Donald Trump si insedierà con una cerimonia davanti al Campidoglio, a Washington D.C., il 20 gennaio 2025: è il cosiddetto “inauguration day”.
L’Inauguration Day ricorre ogni quattro anni il 20 gennaio (o il 21 gennaio se il 20 gennaio cade di domenica). La cerimonia di insediamento si svolge presso l’edificio del Campidoglio degli Stati Uniti a Washington. Il vicepresidente eletto giura per primo e ripete lo stesso giuramento, in uso dal 1884, di senatori, rappresentanti e altri dipendenti federali:
“Giuro solennemente che sosterrò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti contro tutti i nemici, stranieri e nazionali; che porterò vera fede e fedeltà alla stessa; che assumo questo obbligo liberamente, senza alcuna riserva mentale o proposito di evasione; e che adempirò bene e fedelmente ai doveri dell’ufficio che sto per assumere: Che Dio mi aiuti”.
Verso mezzogiorno, il presidente eletto recita il seguente giuramento, in conformità con l’articolo II, sezione I, della Costituzione degli Stati Uniti:
“Giuro solennemente che eseguirò fedelmente l’ufficio di Presidente degli Stati Uniti e che, al meglio delle mie capacità, preserverò, proteggerò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti”.