Società

Donald Trump incoronato “Persona dell’anno” da Time

Donald Trump è stato nuovamente incoronato “Persona dell’Anno” dalla rivista Time per il 2024, un riconoscimento che già aveva ricevuto nel 2016. Questa scelta, annunciata ieri, 2 dicembre, arriva a un mese e mezzo dopo la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti e a poche settimane da suo insediamento, il 20 gennaio 2025.

Le motivazioni

Conferendogli il riconoscimenti, la rivista americana ha sottolineato come la rinascita di Trump non abbia eguali nella storia degli Stati Uniti. Dopo un primo mandato caratterizzato da controversie e sfide, culminato con l’assalto al Campidoglio nel gennaio 2021 e una sconfitta elettorale nel 2020, Trump è riuscito a risorgere politicamente. La rivista ha descritto il suo ritorno come un “riallineamento politico generazionale” che ha alterato la forma della presidenza e il ruolo dell’America nel mondo.

“Per molti anni la scelta è stata difficile. Non stavolta” ha scritto il direttore del magazine Sam Jacobs, secondo cui “da quando nel 2015 ha cominciato la sua corsa da presidente, nessun altro singolo individuo ha avuto un ruolo maggiore nel cambiare il corso della politica e della storia”.

Secondo Time, Trump ha guidato un ritorno in scena di proporzioni storiche, conquistando tutti e sette gli stati in bilico nelle ultime elezioni e diventando il primo repubblicano a vincere il voto popolare in vent’anni. Questo successo è stato visto come una risposta al malcontento diffuso tra gli elettori americani riguardo all’economia, all’immigrazione e alle questioni culturali. Trump è riuscito a unire un ampio spettro di elettori, dalle famiglie delle periferie agli imprenditori del settore tecnologico.

Inoltre, la rivista ha evidenziato come Trump abbia saputo capitalizzare eventi drammatici, come l’attentato subito durante un comizio nel luglio 2024, per rafforzare la sua immagine di leader resiliente e combattivo. In questo contesto, Trump ha dichiarato: “Abbiamo toccato il nervo scoperto del paese. Il paese era arrabbiato”, dimostrando una comprensione profonda delle emozioni degli elettori.

La short list

Affermandosi come personale dell’anno, Trump è riuscito a sbaragliare la rivale Kamala Harris e il suo grande sostenitore Elon Musk (quest’ultimo persona dell’Anno 2021), che la rivista aveva indicato nella rosa di dieci finalisti. In particolare, nella short list di Time per la Persona dell’Anno 2024, oltre al prossimo inquilino della Casa Bianca, spiccavano:

Kamala Harris: Vicepresidente degli Stati Uniti e candidata presidenziale democratica, ha affrontato una sconfitta nelle elezioni contro Donald Trump, ma è stata riconosciuta per la sua campagna focalizzata su diritti riproduttivi e democrazia.

Kate Middleton: La Principessa del Galles ha avuto un anno difficile, affrontando problemi di salute e diventando oggetto di speculazioni mediatiche, il che ha avviato discussioni sulla privacy e la salute dei personaggi pubblici.

Elon Musk: CEO di Tesla e SpaceX, Musk è stato descritto come un “disgregatore innovativo” e ha avuto un ruolo politico significativo nel sostenere Trump e influenzare l’agenda presidenziale.

Yulia Navalnaya: Economista e attivista, vedova del dissidente russo Alexei Navalny, ha denunciato il regime di Vladimir Putin dopo la morte del marito.

Benjamin Netanyahu: primo ministro israeliano, è stato al centro delle notizie a causa del conflitto in Gaza e ha ricevuto un mandato d’arresto dalla Corte penale internazionale.

Jerome Powell: presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti, ha avuto un ruolo cruciale nella gestione dell’economia durante un periodo di incertezze politiche ed economiche.

Joe Rogan: popolare podcaster, il suo programma “The Joe Rogan Experience” ha avuto un vasto seguito e la sua influenza politica è aumentata dopo aver sostenuto Trump.

Claudia Sheinbaum: prima presidente donna del Messico, ha assunto l’incarico in un momento critico per il paese, affrontando sfide economiche e sociali.

Mark Zuckerberg: fondatore di Facebook (Meta), continua a essere una figura centrale nel dibattito sulle piattaforme sociali e la loro influenza sulla società.