(9Colonne) – Bruxelles, 7 mar – In Europa tre nuovi posti di lavori su quattro sono occupati da donne e il gap con gli uomini, pur persistendo, diminuisce. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto pubblicato dalla Commissione europea alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna. Secondo il rapporto, nonostante i migliori risultati scolastici, le donne hanno meno opportunità di lavoro rispetto ai loro colleghi uomini e vengono pagate di meno. Nell’Ue la media di donne occupate rispetto al 2000 è salita di 2,7 punti (contro un aumento dello 0,1 nell’occupazione maschile) ma è ancora ferma al 56,3 contro il 71,3 degli uomini. Nonostante il numero di diplomate e laureate donne sia più alto di quello degli uomini (circa il 59 per cento dei diplomi universitari viene conseguito da donne) i tassi di occupazione restano più bassi del 15 per cento, una percentuale che rappresenta anche lo scarto salariale a parità di incarico con gli uomini. Dati che contrastano con una ricerca pubblicata da Eurobarometro a gennaio secondo cui il 77 per cento degli europei ritiene che le donne debbano occupare posti dirigenziali e parlamentari (72 per cento). L’equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata è uno dei punti chiave della disuguaglianza tra uomini e donne. Se, infatti, tra i 20 e i 49 anni i tassi di impiego femminili scendono di 15 punti percentuali con la presenza di un figlio, per gli uomini nella stessa situazione si registra un aumento del 6 per cento. Molto alto anche lo scarto tra i due sessi per ricorso a lavoro part-time: le donne occupate con questa modalità sono il 32,9 per cento contro il 7,7 degli uomini.