Economia

Donne e finanza, la sostenibilità passa anche per la parità di genere

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L’uguaglianza di genere rappresenta il quinto obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile dell’agenda 2030 dell’Onu, in quanto garantire alle donne parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili di cui potranno beneficiare la società e l’umanità intera.

Il tema è stato approfondito nel workshop “Gender Parity Workshop – Le donne della finanza” organizzato a Milano dalla società di gestione Candriam per condividere spunti e riflessioni su quello che non solo rappresenta un diritto umano fondamentale ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace.

Nel corso dell’evento Monica Di Luccio, responsabile marketing di Intesa Sanpaolo Private Banking ha dichiarato:

“La complementarietà è ricchezza e noi donne nella finanza abbiamo sicuramente contribuito a migliorare la diversificazione.
La mediazione, la condivisione, il pensiero trasversale, che guarda sempre un po’più in là, sono prerogative tipicamente femminili. Siamo più attente ai dettagli, capaci di interpretare i segnali deboli, abbiamo sensibilità per i temi sociali, ambientali ed una spiccata attenzione ai valori fondamentali.
E soprattutto abbiamo capacità di ascolto: elemento essenziale per interpretare correttamente le esigenze dei clienti e per costruire le migliori proposte di investimento.”

In questa direzione Candriam crede in un’industria finanziaria più consapevole, responsabile, inclusiva e bilanciata sia ai vertici che all’interno delle diverse funzioni organizzative, in cui approcci diversi possano essere riconosciuti come un grande valore aggiunto.