Bridgewater Associates, primo hedge fund al mondo guidato da Ray Dalio, era finito sotto i riflettori del mercato per le massicce scommesse ribassiste contro l’azionario europeo. Nel giro di poche settimane, la tentacolare società di investimenti sembra essere tornata indietro sui suoi passi.
Secondo quanto riporta Bloomberg, il gruppo avrebbe ridotto di un consistente 80% le posizioni short sul Vecchio Continente, portando a un valore complessivo calcolato intono a 4 miliardi di dollari contro i 22 miliardi precedenti.
Tra i titoli su cui Dalio ha cambiato idea spiccano due titoli bancari italiani, ovvero Intesa SanPaolo e UniCredit, ma anche la spagnola Telefonica SA. Si tratta di azioni che da inizio anno hanno registrato un andamento positivo, in linea con le Borse europee.
Da gennaio, l’indice Euro Stoxx 50 ha guadagnato circa il 2 per cento in dollari, compresi i dividendi reinvestiti. Il che significa che le posizioni ribassiste non si sono rivelate evidentemente una scelta redditizia oppure che il fondo pensa di riuscire a guadagnare in Borsa andando ancora una volta controcorrente.
Nonostante le perdite di aprile, da inizio anno nel complesso Bridgewater Associates ha registrato un andamento migliore della concorrenza. Secondo Eurekahedge, nei primi quattro mesi del 2018 i rendimenti medi si sono aggirati intorno allo 0,3%. Nel frattempo, l’hedge fund ha ridotto del 10% le sue scommesse di lungo termine sul mercato americano.