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Dopo l’Ucraina, Mosca pronta ad invadere la Moldavia?

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Dopo l‘Ucraina, la Moldavia. I leader russi avrebbero messo a punto un piano per invadere presto il Paese ia in quello che potrebbe portare alla ripetizione di uno scenario ‘Donbass‘ nella regione. Lo riportano media ucraini, citando fonti dell’intelligence secondo cui ci sono “una serie di indicatori” che segnalano un attacco nel prossimo futuro all’ex stato sovietico che conta solo 3.250 soldati nel suo esercito.

Una certa attività si sarebbe già osservata nell’aeroporto di Tiraspol, capitale della non riconosciuta repubblica della Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l’Ucraina. I russi potrebbero tentare di trasferire le truppe su aerei ed elicotteri in decollo dalla Crimea occupata.

Tali informazioni – riferisce l’agenzia ucraina Ukrinform – non sarebbero però in linea con le valutazioni dell’intelligence occidentale, secondo cui la Russia non ha capacità sufficienti per completare in sicurezza questa rotta senza rischiare che i suoi velivoli vengano abbattuti dalla difesa aerea ucraina nella regione di Odessa.

Moldavia: tensioni in Transnistria

Due giorni fa, intanto, un nuovo tentativo di distruggere le antenne dell’emittente radiotelevisiva in Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l’Ucraina, è stato sventato nella località di Mayak. Lo ha riferito il ministro dell’Interno dell’autoproclamata repubblica, citato dalla Tass, secondo cui le forze di sicurezza locali hanno neutralizzato la scorsa notte un drone carico di esplosivo, attivabile da remoto usando un segnale radio. Un primo attacco era stato compiuto la scorsa settimana, distruggendo due antenne.

“La posizione non aggressiva della Transnistria nei confronti di Chisinau o dell’Ucraina aveva creato l’impressione che lo status quo esistente potesse essere mantenuto fino alla fine della guerra. Tuttavia, la realtà ora sembra leggermente diversa e si sta evolvendo. Secondo i media, ci sono chiare indicazioni di forze interessate a destabilizzare la regione della Transnistria con collegamenti a una rete di spie che lavorano sotto copertura nella regione per conto dell’esercito russo” ha spiegato in un articolo pubblicato sul sito dell’Ispi, a firma di Dionis Cenusa.

Bruxelles pronta a sostenere militarmente la Moldavia

Sulla questione è intervenuta Bruxelles. Ieri il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato che l’Unione europea “quest’anno” ha “in programma di aumentare significativamente” il sostegno militare alla Moldavia “fornendo ulteriori equipaggiamento alle sue forze armate”.
“E’ nostro dovere europeo aiutare e sostenere il Paese – ha detto in una conferenza stampa congiunta a Chisinau con la presidente moldava Maia Sandu – e aumentare il nostro sostegno alla sua stabilità, sicurezza e integrità territoriale”.
Le dichiarazioni arrivano pochi giorni dopo che l’alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri Josep Borrell aveva espresso solidarietà al Paese.
“L’Ue è solidale con la Moldavia e ribadisce il suo sostegno incrollabile alla sua sovranità e all’integrità territoriale entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e con uno status speciale per la regione della Transnistria”. E a proposito dei recenti incidenti nella regione ha chiarito: “Gli incidenti segnalati nella regione transnistriana che hanno avuto luogo negli ultimi giorni sono dannosi per la sicurezza e la stabilità della Repubblica di Moldova. L’Unione Europea invita gli attori responsabili ad evitare la destabilizzazione della situazione”.