ROMA (WSI) – Fitch ha rivisto al ribasso la valutazione sulle banche greche a “restricted default”, motivando il suo giudizio con i controlli di capitali imposti dalle autorità, che si sono tradotti in limiti alla quantità di denaro da prelevare al giorno presso i Bancomat, e nella chiusura delle banche per sei giorni lavorativi.
Il downgrade di Fitch è stato doppio, dal momento che l’agenzia ha anche rivisto al ribasso di due gradini la valutazione di Portorico, a un livello junk, spazzatura, ancora più profondo, esattamente da B a CC, che è di cinque gradini al di sotto delle valutazioni investment-grade.
“La liquidità si è deteriorata e dovrebbe scendere ulteriormente – si legge nel comunicato di Fitch. Ieri il governatore Alejandro Padilla aveva detto chiaramente che il Commonwealth non riuscirà a pagare i suoi debiti da $72 miliardi.
Tornando alla Grecia, Fitch ha spiegato che “il rating riflette i livelli eccezionalmente elevati del rischio sul credito, a causa dell’imposizione di controlli di capitali, insieme alle poche prospettive di ripresa”. Di fatto, “le restrizioni sui depositi colpiscono una parte considerevole delle obbligazioni senior delle banche”.
Anche l’agenzia S&P ha declassato ulteriormente il debito greco e ora vede il 50% di possibilità di uscita dall’area euro. (Lna-DaC)