Colpo di scena nel dossier Carige. A dispetto delle ultime indiscrezioni, il superfavorito nell’operazione di cessione, il fondo americano BlackRock si dice fuori dai giochi. Lo riporta oggi Il Sole 24 Ore secondo cui Andrea Viganò, responsabile per l’Italia dello stesso fondo statunitense, avrebbe puntualizzato che il colosso americano, se compra, compra “altri asset manager o tecnologie”. Banche quindi fuori.
Nei giorni scorsi era emerso l’interesse del gruppo di investimento statunitense che, secondo le indiscrezioni, stava lavorando ad una offerta proprio per Carige supportato da un piano che punta soprattutto a sfruttare le potenzialità di Banca Cesare Ponti. Ora la rinuncia apre le porte all’altro soggetto in lizza, il fondo Varde ma anche questo pare frenato. Il quotidiano di Confindustria infatti cita fonti che “segnalavano come anche per il fondo che ha sede nel Minnesota risulti difficile procedere con una proposta per la banca”. Il 15 aprile è il termine ultimo fissato per la presentazione delle offerte degli investitori interessati alla banca ligure. Chi si presenterà?
Nel frattempo ieri la Banca Centrale Europea ha notificato la decisione con cui viene prorogato al 30 settembre 2019 il termine dell’amministrazione straordinaria temporanea della banca. Viene quindi confermato il mandato dei commissari, Fabio Innocenzi (già CEO), Pietro Modiano (già presidente) e Raffaele Lener e dei membri del comitato di sorveglianza (Gian Luca Brancadoro, Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti) deciso dalla stessa Bce il primo gennaio 2019. La proroga di ulteriori sei mesi è indicata come un lasso temporale adeguato per consentire ai commissari di dare corso alle azioni correttive previste per assicurare il rispetto in modo sostenibile dei requisiti prudenziali.