A dieci anni dalla crisi, tra il dramma dei mercati azionari con le recenti violente impennate dei rendimenti del Tesoro e le crescenti tensioni commerciali, dove investire 10mila dollari? Bloomberg lo ha chiesto a degli esperti che raccomandano investimenti diversificati, che vanno dalle società di pagamento digitali ai mercati azionari giapponesi e coreani, fino alle obbligazioni del Tesoro USA a lunga scadenza.
Il primo investimento da fare, suggerisce Russ Koesterich, portfolio manager di BlackRock è sul mercato asiatico. A partire dalla fine di settembre, le azioni giapponesi rimangono le più economiche nei paesi sviluppati. Così allo stesso modo anche la Corea del Sud dove oltre alle azioni, anche il debito sovrano e il credito, sono in qualche misura la classi di attività più economiche. Sono assolutamente da comprare, dice Ian Harnett Chief Investment Strategist di Absolute Strategy Research, i titoli di Stato americani.
“L’aspettativa di un aumento dei prezzi sui titoli del Tesoro rende ora interessanti quelli con rendimenti superiori al 3% (…) suggeriamo di acquistare obbligazioni molto lunghe – fino ai 30 anni – con rendimenti prossimi al 3,4 percento, poiché anche i falchi non prevedono più di quattro aumenti dei tassi nel prossimo anno (…) Anche le obbligazioni sembrano interessanti rispetto alle azioni (…) In alternativa, suggeriamo di acquistare titoli azionari sensibili alle obbligazioni (…) Un’altra strategia azionaria consiste nell’acquistare titoli esposti negli Stati Uniti in mercati che hanno venduto aggressivamente per altri motivi. Così un paniere di azioni della zona euro esposte negli Stati Uniti probabilmente andrà bene, come aziende come Fiat-Chrysler Automotives NV e Luxottica Group SpA, che hanno entrambi oltre il 50% delle loro vendite negli Stati Uniti , potrebbe fornire un percorso economico per l’acquisto di guadagni negli Stati Uniti”.
Per Jim Paulsen, Chief Investment Strategist del gruppo Leuthold, l’oro è un altro investimento alternativo con un merito crescente. È sceso del 10 percento circa dalla scorsa primavera e recentemente ha mostrato segni di rimbalzo. Un settore che recentemente ha interessato gli investitori è quello che riguarda i pagamenti digitali,come suggerisce Jim Hamel, Portfolio manager di Artisan Global Opportunities Fund.
Ci sono una serie di fattori favorevoli che contribuiscono a questa tendenza. Innanzitutto, stiamo assistendo a una rapida crescita dell’e-commerce, che richiede che i clienti siano in grado di effettuare pagamenti digitali sicuri (…) In secondo luogo, le innovazioni tecnologiche che semplificano le transazioni in contanti – come Square e Uber – guidano la crescita digitale dei pagamenti (…) Un terzo fattore è stato la spinta crescente delle economie emergenti per portare le loro popolazioni nell’economia formale. Un modo in cui questo si è manifestato è stato il tentativo deliberato da parte di alcuni governi, recentemente dell’India, di demonetizzare le loro economie. Il passaggio ai pagamenti digitali porta più consumatori nell’economia formale in un momento in cui tali pagamenti stanno diventando più rapidi, più efficienti e, in definitiva, più sicuri.