Dove risparmiare con il carrello della spesa. I supermercati più convenienti in Italia
Il potere d’acquisto delle famiglie italiane, complice l’inflazione, si sta riducendo al lumicino. L’aumento dei tassi deciso dalla Bce ha fatto aumentare il costo dei mutui, andando ad incidere pesantemente sui risparmi dei consumatori. Il carrello della spesa, costituito da quei prodotti che non possono essere tolti o ridotti, è diventato un costo particolarmente consistente nel bilancio delle famiglie. L’inflazione, in questo contesto, pesa sempre di più ed impedisce qualsiasi possibilità di risparmio.
Ma come possono fare i consumatori per risparmiare e continuare a riempire il loro carrello della spesa? Anche questa volta in soccorso delle famiglie arriva la consueta Indagine Supermercati di Altroconsumo, che costituisce un valido aiuto per trovare le insegne più convenienti in Italia. Ma soprattutto ad identificare nelle varie città i punti vendita nei quali è possibile risparmiare.
Carrello della spesa: quanto spendono le famiglie
Il carrello della spesa diventa sempre più caro ed insostenibile. Ma fortunatamente è possibile riuscirà ridurre i costi. Secondo i dati in possesso di Altroconsumo, effettuando degli acquisti consapevoli e convenienti, una famiglia composta da due genitori e due figli che spende fino a 8.548 euro l’anno – secondo i dati Istat – è in grado di risparmiare 3.455 euro optando per i discount e scegliendo i prodotti più economici.
L’indagine prende come riferimento quattro possibili panieri di spesa scelti all’interno della grande distribuzione, nei quali si incrociano prodotti:
- di marca;
- a marchio commerciale;
- più economici e misti.
L’analisi è stata effettuata complessivamente su 1.600.000 prezzi di tutti i prodotti presenti a scaffale in 125 categorie di prodotti alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona e alimenti per animali. Le rilevazioni sono state effettuate nel periodo compreso tra il 7 marzo ed il 1° aprile 2023.
I supermercati dove fare la spesa
Complessivamente Altroconsumo ha stilato quattro differenti classifiche dove è più conveniente andare a fare la spesa. Le catene prese in considerazioni sono nazionali e sono presenti in almeno cinque regioni italiane. Ma vediamo nel dettaglio.
Chi ha intenzione di andare ad acquistare dei prodotti di marca, le catene più convenienti sono:
- a pari merito Esselunga Superstore e Famila Superstore;
- Ipercoop;
- Pam;
- Spazio Conad.
In testa alla classifica dei punti di vendita dove si può fare la spesa con dei prodotti economici ci sono:
- In’s Mercato;
- Aldi;
- Dpiù;
- Eurospin;
- Prix Quality.
Grazie al lancio sul mercato di un’etichetta di prodotti primo prezzo, Esselunga Superstore si piazza al nono posto di questa classifica.
Chi invece dovesse scegliere delle catene per fare la spesa con prodotti a marchio commerciale (private label) può scegliere:
- Spazio Conad;
- Ipercoop.
La classifica ha poi anche preso in esame la possibilità di riempire il carrello della spesa con un paniere misto o paniere totale. La classifica è stata divisa tra discount ed Iper. Nella categoria discount i primi in classifica sono:
- In’s Mercato;
- Lidl;
- Eurospin.
Per i supermercati invece le due più economiche sono:
- Famila Superstore;
- Conad.
Dove si trova il carrello della spesa più economico
In alcune città le famiglie devono prestare particolare attenzione nel momento in cui riempiono il carrello della spesa. Ad esempio a Cremona sono state registrate le differenze maggiori di prezzi, che possono arrivare fino al 25%. In questo caso le possibilità di ottenere dei risparmi sono più elevate: quasi 2.000 euro scegliendo il supermercato più economico.
In questa particolare classifica segue Mantova, dove è possibile registrare un risparmio annuo pari a 1.600 euro, sempre scegliendo il punto vendita più conveniente. Seguono:
- Bologna: 1.392 euro;
- Bergamo: 1.378euro;
- Roma: 1.327 euro;
- Reggio Emilia: 1.309 euro.
Secondo Altroconsumo “le città nelle quali sono state registrate meno differenze sono: Reggio Calabria, Messina, Cosenza e Caserta, con possibili risparmi annui inferiori ai 45 euro di Caserta, 90 euro di Cosenza e sotto i 160 euro nelle altre due città”.