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DOW CHIUDE VICINO A QUOTA 11.100, NASDAQ RECORD

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Wall Street e’ partita in negativo stamattina, ma poi i prezzi azionari hanno ripreso a salire. E alla fine della seduta il rialzo ha consentito all’indice Dow Jones di chiudere molto vicino a quota 11.100. Ma la fotografia e’ molto chiara se si nota che l’indice Standard & Poor’s e’ ha chiuso in terriorio negativo, mentre il Dow ha messo a segno una buona performance solo grazie al rialzo di un manipolo di grandi titoli.

Poiche’ tuttavia non ci sono notizie economiche, a parte le situazioni relative ai singoli titoli (VEDI DOPO) e all’effetto rialzo provocato dagli indici (mentre il grosso del mercato annaspa), accade che sia il mercato obbligazionario ad avere il potere di trascinare l’azionario. E cio’ sembra incidere grandemente sulla seduta.

E i trader di bond hanno trovato oggi elementi sufficienti di preoccupazione nel continuo rialzo dei prezzi del greggio, che oggi a Londra hanno raggiunto il massimo degli ultimi 9 anni. Il fatto che l’Irak abbia respinto il piano delle nazioni Unite “oil-for-food” durante il weekend, ha fatto serpeggiare timori di un’ alterazione dell’offerta di greggio sul mercato (VEDI ARTICOLO PREZZI PETROLIO).

Il futures del greggio con scadenza gennaio e’ salito 68 centesimi a 26,82. Ecco perche’ il mercato obbligazionario da’ segni di estremo nervosismo stamattina. Il titolo del Tesoro a 30 anni e’ calato di mezzo punto (16/32) per la prima volta in molti giorni sotto quota 99, a 98 e 31/32. Adesso quota 99,06 , con un rendimento del 6,19%, il massimo delle ultime settimane.

L’indice Dow Jones ha chiuso in rialzo di 85 punti (+0,78%), lo S&P 500 ha finito la seduta quasi immutato, in discesa di 1,06 punti (-0,07%), mentre il Nasdaq ha messo a segno il 14esmo record in 17 giorni (e il 43esimo dell’anno) salendo di 23punti (+0,69%). Il volume e’ stato moderatamente basso, e conferma le aspettative della vigilia: questa settimana registrera’ scambi fiacchi, per via della festa di Thanksgiving, che cade giovedi’.

I fondamentali del mercato restano negativi, perche’ i titoli in calo, al New York Stock Exchange, hanno battuto nettamente quelli in salita, in proporzione di 2 a 1.

Tra le azioni in netto guadagno, la At&t (vedere T, quotazioni e grafico interattivi PER PREZZI ALLA CHIUSURA), in salita di 3 e 3/4 (+8,05%) a 50 e 5/16. Secondo gli analisti il colosso telefonico potrebbe quotare un nuovo titolo legato al business cable Tv e wireless (cioe’ telefonini), entro la prima meta’ del 2000.

La Coca-Cola (KO) e’ in forte rialzo, dopo l’upgrading di Merrill Lynch (VEDI ARTICOLO TITOLI IN MOVIMENTO NEL PRE-BORSA) che ha fissato il target price tra 75 e 80 dollari. Il titolo Coke fa segnare un aumento del 6,61%, con un aumento di 4 a 64 e 1/2. Di riflesso anche l’azione dell’arcirivale Pepsi e’ in crescita, del 3% circa, a 35 e 1/2.

Infine pesa in positivo sul rialzo del Dow Jones Microsoft (MSFT) il cui titolo e’ in aumento di 3 e 15/16 (+4,58%) a 89 e 7/8. Si tratta della reazione alla notizia di venerdi’ e cioe’ alla nomina di un arbitro federale che da ora in poi si occupera’ del caso anti-trust; secondo gli analisti la mossa favorisce il gigante di Seattle. Non hanno avuto alcuna influenza sul titolo, invece, le notizie di cause collettive intentate contro l’azienda di Bill Gates.

Rialzo del 7,5% anche per Seagate (SEG), menzionata positivamente in un articolo del settimanale Barron’s. Il titoo e’ salito a 41 e 11/16.

Molto denaro anche su America Online (AOL), che ha raggiunto il suo massimo storico, in crescita di 2 e 5/8 a 161 e 1/4. E’ stato annunciato un accordo di licensing con la Microsoft, inoltre la joint venture con Electronic Arts (ERTS) per cui AOL avra’ giochi online e vario altro materiale per i prossimi 5 anni, e uno split dell’azione.

In calo invece Lucent Technologies (LU), SBC Communication (SBC) (quest’ultima componente del Dow) e sul Nasdaq Qualcomm (QCOM), che continua a perdere terreno dopo i formidabili rialzi dei mesi scorsi.