(in fase di aggiornamento)
Il Dow Jones ha sfondato al ribasso la soglia psicologica di quota 10.000, poi s’e’ ripreso, ma fa decisamente fatica a mantenersi in equlibrio. Circa il resto del mercato, molto pesante la situazione soprattutto al Nasdaq, che perde il 2,74% (da aggiungersi al 2,5% di venrdi’ scorso).
L’indice dei titoli industriali aveva messo a segno nella prima parte della mattinata un buon recupero, toccando a un certo punto + 100 punti di rialzo. Poi e’ ricominciato il flusso di vendite, che al momento si mantiene costante. Molto forte la volatilita’. Che non e’ un fatto gradito agli operatori.
Una raffica di buoni utili, soprattuto dal settore bancario e finanziario (Citigroup, J.P. Morgan, American Express), aveva contribuito a tener su il Dow Jones per buona parte della seduta. Ma gli investitori sono rimasti fina dal’inizio sul chi va la’, quasi si aspettino il peggio da un momento all’altro.
Gli occhi sono puntati sulla giornata di domani, quando l’amministrazione Usa rendera’ noti i prezzi al consumo (Cpi, consumer price index). Si sapra’ se il gran balzo in avanti registrato venerdi’ nei prezzi alla produzione si e’ trasferito (molti analisti lo temono) anche a livelli del consumo. Con quelli che sarebbero interpretati come chiari segni di inflazione, un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve sarebbe inevitabile. E Wall Street accuserebbe il colpo.
Circa la fotografia degli indici, i titoli del settore tecnologico sono venduti oggi a piene mani, guidati dalla debolezza di Microsoft. L’indice Nasdaq, che ne raccogliela maggior parte, e’ in ribasso di 74,16punti (-2,71%) a quota 2.657,67. Lo Standard & Poor’s 500 e’ in ribasso di 5,74 punti (-0,46%) a quota 1.241,67; mentre il Dow Jones sale di 29,76 punti (+0,30%) a quota 10.049,47. Il rendimento del bond a 30 anni e’ in rialzo e ha toccato il 6,29%.