ROMA (WSI) – “La Bce non esiterà ad agire al fine di garantire la stabilità dei prezzi”, anche perchè “sia i dati sull’attività economica che sul commercio sono stati più deboli delle attese” e “l’inizio dell’anno ha mostrato che l’Eurozona fa fronte a sfide significative”.
Lo dice Mario Draghi, nel discorso al Parlamento europeo, ribadendo l’intenzione, già espressa qualche settimana fa, di rivedere le manovre di politica monetaria della Bce. Quelle che difficilmente si potranno rivedere come chiede qualcuno in Italia saranno invece le norme di bail-in, appena introdotte in gennaio.
Dal suo intervento a Bruxelles un importante chiarimento è arrivato riguardo alle indiscrezioni che sono circolate in mattinata, su trattative tra la Bce e il governo italiano sul destino delle banche italiane. Un articolo di Reuters ha infatti reso noti rumor secondo cui la Bce di Mario Draghi starebbe valutando un eventuale utilizzo del suo programma di Quantitative Easing per acquistare pacchetti di crediti deteriorati dagli istituti italiani e accettarli alla stregua di garanzie in cambio di cash.
Così Draghi:
“Sulle trattative con l’Italia..non che io sappia. Mi riferisco alla storia secondo cui la Bce acquisterebbe i crediti non performanti (delle banche) in Italia. Non stiamo discutendo di comprare niente. Penso…che potrebbero essere accettati come garanzie (collaterale). (Ma) una garanzia è diversa dall’acquistarli.” Ancora: “Non so niente delle trattative, ma posso dire che al momento non abbiamo perdite sui nostri collaterali”.
Il banchiere ha rifiutato l’assunto secondo cui la politica monetaria della Bce non starebbe funzionando e ha tentato anche di calmare i mercati riguardo alle condizioni di salute delle banche dell’Eurozona.
“Nell’area euro, la situazione in cui versa il settore bancario ora è molto diversa rispetto a quella del 2012. Forse, fattore ancora più importante, le banche dell’area euro hanno rafforzato in modo significativo i loro livelli di capitale negli ultimi anni...Chiaramente, alcune parti del settore bancario dell’area euro fanno fronte ancora a diverse sfide“. Draghi ha parlato a tal proposito di “un sottoinsieme di banche che presentano livelli elevati di crediti deteriorati”.