ROMA (WSI) -“Per completare l’Unione monetaria bisognerà rafforzare ulteriormente l’unione politica, definendone diritti e doveri in un rinnovato assetto istituzionale”. Scrive così il numero uno della Bce Mario Draghi, in un editoriale pubblicato dal Sole24Ore.
“Un comune equivoco sull’area dell’euro scaturisce dal fatto che si tratta di un’Unione monetaria senza un’unione politica. Ma ciò riflette un profondo fraintendimento del significato di ‘Unione monetaria’. L’Unione monetaria è possibile solo grazie al considerevole grado di integrazione raggiunto dai paesi dell’Unione europea, reso ancora più profondo dalla condivisione di una moneta unica”.
“E’ chiaro però – continua Draghi – che la nostra Unione monetaria è ancora incompleta”, e che “resta ancora del lavoro da fare”.
E’ necessario “creare i presupposti affinché i paesi, entrandone a far parte, raggiungano una maggiore stabilità e prosperità”. Bisogna creare le condizioni affinché “tutti i Paesi possano prosperare in modo indipendente” e possano “essere sufficientemente flessibili da reagire con rapidità agli shock a breve termine”.
Di fatto, “occorrono riforme strutturali che stimolino la concorrenza, riducano il carico superfluo della burocrazia e rendano i mercati del lavoro più adattabili. Finora l’attuazione di tali riforme è stata in gran parte una prerogativa nazionale, ma in un’unione come la nostra è chiaramente una questione di interesse comune”.