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Draghi: obiettivo inflazione 2%. Ma Bce non ha bacchetta magica

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FRANCOFORTE (WSI) – Nel valutare l’andamento dei prezzi, la Bce non vorrà vedere solo un ritorno dei prezzi al consumo vicino all’obiettivo di lungo periodo del 2% ma anche un consolidamento attorno a tale quota.

È quanto ha detto il presidente della Bce Mario Draghi in occasione di un discorso pronunciato ieri sera a un evento a Francoforte e reso oggi di pubblico dominio dall’Eurotower.

Le previsioni sono molto ottimiste. La Bce stima che i prezzi al consumo passino dallo zero del 2015 saliranno all’1,5% nel giro di un anno (vedi tabella a fianco).

Allo stesso tempo Draghi ha fatto capire che la Bce manterrà come promesso un atteggiamento paziente nel definire la tempistica di un eventuale ritiro del programma di allentamento quantitativo in futuro.

Le parole di Draghi confermano l’impressione che la Bce non avrà fretta a mettere fine al programma di quantitative easing, che ha avuto inizio a marzo ed è destinato a durare come minimo fino a settembre 2016.

Facendo riferimento alle parole pronunciate di fronte al parlamento europeo la scorsa settimana, Draghi ha spiegato di aver “sottolineato come il consiglio direttivo adottera’ una prospettiva olistica quando si trattera’ di valutare il cammino dell’inflazione”.

“Valuteremo la probabilità che l’inflazione non solo converga su livelli che sono vicini al 2%, ma anche che si stabilizzi successivamente attorno a questi livelli e con sufficiente fiducia che vi rimanga poi”.

A marzo la Bce ha avviato un programma di allentamento monetario da 1.100 miliardi di euro che ha l’obiettivo di arginare il pericolo di deflazione. Il piano prevede l’acquisto di titoli di Stato, Abs, covered bond e titoli di istituzioni e agenzie internazionali per un valore pari a 60 miliardi di euro al mese.

Secondo un’indagine di Reuters il piano di QE sta rilanciando il mercato degli strumenti finanziari Asset Backed Securities.

“Nonostante il numero esiguo di nuove operazioni e la ristrettezza del programma di acquisti, lo sforzo della Bce per rilanciare il settore delle cartolarizzazioni sta producendo risultati, con una discesa tangibile dei costi di emissione e la progressiva rimozione degli ostacoli della regolamentazione”.

(DaC)