Druckenmiller, uno dei piu’ grandi gestori di hedge fund di Wall Street, getta la spugna
Stanley Druckenmiller, uno dei piu’ grandi gestori di hedge fund, getta la spugna: l’ex manager dei fondi di George Soros ne ha abbastanza di questi mercati manipolati e ha ha deciso di chiudere il suo fondo Duquesne Capital Management, con $12 miliardi in asset, per ritirarsi a vita privata. La voce, che circola negli ambienti finanziari di New York, e’ stata confermata a Wall Street Italia da un manager di fondi hedge concorrente.
Druckenmiller, diventato miliardario dopo aver lasciato Soros Fund Management oltre 10 anni fa, con i suoi fondi hedge non ha mai avuto un solo anno di performance negativa. Solo che mentre i ritorni sono stati di circa +30% all’anno in media dal 1986 in poi, per i fondi da lui gestiti, negli ultimi 3 anni la musica e’ stata diversa. Ultimamente la classica strategia “macro” che aveva fatto la fortuna di Drucknmiller e’ stata messa a dura prova.
Duquesne ha registrato un normale +11% nel 2008 (l’anno della quasi apocalisse finanziaria, in cui gli hedge funds globali in media hanno perso -19%); e’ salito +10% nel 2009, e per i primi 8 mesi del 2010, a fine agosto, ha fatto segnare una perdita di -5%. Di qui la decisione di scrivere ai propri investitori dichiarando che il fondo Duquesne Capital Management verra’ chiuso e che di conseguenza il denaro sotto gestione verra’ ridistribuito ai sottoscrittori.
Il gestore divenne famoso a Wall Street e in tutte le piazze finanziare mondiali quando, tramite i fondi hedge di Soros, nel 1992 prese una posizione short mai vista prima sul mercati valutari contro la sterlina inglese, obbligando il pound a un’improvvisa pesante svalutazione pochi giorni dopo. Quel trade frutto’ 1 miliardo di dollari e rimase negli annali della storia finanziaria.