Editoriali

È il fondo PIF a colonizzare il calcio europeo. Osimhen, ultime ore in azzurro?

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Si chiama PIF (Public Investment Fund) è il Fondo Sovrano dell’Arabia Saudita. È un fondo di investimento di proprietà statale istituito nel 1971 con l’obiettivo di promuovere gli investimenti economici e lo sviluppo sostenibile nel paese.

Ecco chi c’è dietro l’azione araba nel mondo del calcio. Se pensavate che si trattasse di un magnate del petrolio diventato improvvisamente pazzo e disposto a spendere somme folli per togliersi qualunque tipo di soddisfazione, siete completamente fuori strada. In realtà, dietro l’onda araba che sta travolgendo il calcio europeo c’è molto di più. È un fondo sovrano tra i più grandi al mondo, un fondo che gestisce oltre 600 miliardi di dollari.

Il fondo sovrano arabo e il ruolo nell’economia saudita

Il Public Investment Fund, nel corso degli anni, ha svolto un ruolo significativo nell’economia saudita, partecipando a investimenti in diversi settori chiave, tra cui energia, tecnologia, infrastrutture, turismo e altro ancora.

Il PIF ha una vasta portata e ha annunciato piani ambiziosi per trasformare l’Arabia Saudita in una destinazione di investimento globale attraverso una serie di iniziative strategiche.

Uno dei progetti più noti sostenuti dal PIF è “Vision 2030”, che mira a diversificare l’economia saudita riducendo la dipendenza dal petrolio e promuovendo settori come il turismo, l’intrattenimento, la tecnologia e l’industria manifatturiera.

Il fondo ha partecipato a importanti investimenti in molte aziende e progetti di rilievo a livello internazionale. Alcuni esempi includono il suo coinvolgimento in aziende come Uber, SoftBank, Tesla, e l’acquisizione di una partecipazione significativa nella compagnia petrolifera statale saudita Saudi Aramco.

Insomma niente soldi spesi senza criteri. Stiamo parlando in realtà di un fondo che ha come unico obiettivo quello di far crescere il patrimonio che gestisce, quello di fare in modo che i 600 miliardi di dollari diventino molti di più.

Infografica PIF Fondo Sovrano Arabia Saudita

La strategia del Public Investment Fund nel mondo del calcio

E allora, qual è la strategia del Public Investment Fund relativamente al calcio?

Difficile dirlo con chiarezza. Sta di fatto che di investimenti – ricordate, non si tratta di spese folli – per portare tanti calciatori, soprattutto tanti campioni del calcio europeo in Arabia Saudita, avranno come conseguenza relativa lo spostamento anche di interessi economici.

Pensate ai gruppi che sponsorizzano il calcio nel mondo: dove credete che porteranno i loro investimenti? I diritti televisivi? Quali partite preferirete vedere domani, quello in cui giocano i migliori calciatori al mondo o quelli relativi alle seconde linee?

La domanda più importante però che bisogna farsi è: “cosa sta facendo la Fifa, cosa sta facendo l’Uefa, perché non intervengono con una direzione molto forte nell’arginare questo movimento così violento nei confronti del calcio europeo?”

C’entra qualcosa il fatto che negli ultimi anni tante partite importanti siano state giocate proprio in Arabia Saudita? C’entra qualcosa quello che è successo in occasione degli ultimi mondiali?

Intanto, la lista dei calciatori che si sta spostando dall’Europa all’Arabia Saudita si allunga sempre di più. E si tratta di giocatori non a fine carriera, anzi.

A questi si sommano altri personaggi del mondo del calcio: procuratori, preparatori sportivi e, soprattutto, allenatori. Insomma, il Public Investment Fund sta portando nel proprio paese il meglio del calcio mondiale. I 50 milioni a stagione promessi ad Osimhen rappresentano qualcosa di più di un semplice ingaggio.

A proposito di Osimhen

È chiaro che quello che è accaduto negli ultimi due giorni a Castel di Sangro rende ancora più evidente l’eccesso di tensione che si sta creando attorno al giocatore.

Le dichiarazioni di Garcia al termine della partita con l’Ausburg e il suo definire alcuni “infortuni da mercato” hanno scatenato la rabbia del giocatore che, ieri, si è presentato all’allenamento miracolosamente guarito ma talmente nervoso da aver scaricato tutta la sua rabbia in un tiro che ha fatto tremare una traversa. Osimhen andrà via, ormai è solo questione di ore. L’azione minatoria degli arabi sta sortendo i suoi effetti.

De Laurentiis, Garcia tutto lo staff del Napoli – ma il calcio europeo in generale – stanno soffrendo senza poter intervenire, a meno che non si abbia la possibilità economica di far fronte a quanto stanno investendo quelli del fondo arabo.

C’è un’ultima considerazione. Il calendario del calciomercato arabo dura fino alla fine della terza settimana successiva all’inizio del campionato italiano. Aspettatevi altre sorprese. Altri giocatori, non solo del Napoli, saranno chiamati. Anzi, saranno allettati con offerte importanti. Statene certi.

  • Edouard Mendy
  • Roberto Firmino
  • Karim Benzema
  • N’Golo Kante,
  • Tiago Jota
  • Marcelo Brozovic
  • Kalidou Koulibaly
  • Ruben Neves
  • Riyad Mahrez
  • Allan Saint-Maximin
  • Fabinho
  • Alex Telles
  • Omar Al Somah
  • Marco Verratti
  • Seiko Fofana
  • Sadio Mané
  • Sergej Milinkovic-Savic
  • Malcom
  • Moussa Dembélé
  • Jack Hendry
  • Jordan Henderson
  • Gustavo Leonardo Cuéllar