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E la Fed mette in guardia sul mercato del lavoro

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro questa mattina i tassi hanno aperto in forte calo dopo la mossa a sorpresa della Germania sulla modifica della regolamentazione di alcune parti del funzionamento dei mercati domestici.

L’organo di vigilanza Bafin, ha proibito la vendita allo scoperto “naked” (ossia senza preventiva presa in prestito dei relativi titoli) di: 1) 10 titoli azionari nell’ambito del comparto bancario ed assicurativo; 2) bond emessi da un membro dell’area e quotati su uno dei mercati domestici tedeschi.

Inoltre è stato vietato l’acquisto di Cds sul debito governativi in assenza di titoli da coprire in portafoglio. Il divieto è valido fin da oggi e resterà in vigore fino al 31 marzo 2011.

Il Bafin ha dichiarato che la mossa è stata decisa a causa dell’eccessiva volatilità dei mercati che ha comportato un allargamento degli spread sui paesi periferici con conseguente rischio per la stabilità finanziaria dell’area.

Questa mattina i Cds dei principali paesi periferici europei hanno aperto in calo su probabile chiusura di parte delle posizioni naked. Contrastati gli spread sui paesi periferici.

Questa mattina il quotidiano tedesco Handelsblatt, ha scritto che il premier tedesco Merkel avrebbe messo a punto un piano di 9 punti che sarà presentato nell’Ecofin del prossimo venerdì.

Ieri la Bce ha drenato fondi per 16,5 Mld€ mediante la prima di una serie di aste per un deposito settimanale al tasso medio dello 0,28%, sterilizzando pertanto la liquidità immessa con l’acquisto di titoli avvenuto la scorsa settimana. La Bce ha reso noto che 223 banche hanno partecipato all’asta, offrendo un totale di 162,7 Mld€.

Stark, membro della Bce, ha ribadito l’indipendenza della Bce oltre l’impegno a garantire la stabilità dei prezzi. Ha inoltre aggiunto che gli acquisti di titoli possono produrre rischi solo se effettuati per un lungo periodo di tempo.

Sul fronte emissioni governative, ieri l’asta spagnola di T-Bills a 12 e 18 mesi ha avuto una domanda leggermente inferiore all’offerta minima (6,4Mld€ vs 6,5), mentre l’emissione di bond irlandesi ha riscosso un’elevata richiesta pari a 3,1 volte l’offerta (emessi 1,5Mld€).

Negli Usa tassi di mercato in calo soprattutto sulla parte a lungo termine della curva, sulla scia della negativa chiusura dei mercati azionari, penalizzati soprattutto dal comparto finanziario dopo la notizia del divieto tedesco di vendite allo scoperto di tipo naked sia su alcuni titoli azionari sia su titoli governativi dell’area Euro.

Sul fronte macro, l’apertura di nuovi cantieri del mese di aprile ha continuato ad evidenziare un incremento su base mensile. Pianalto, membro Fed votante, ha dichiarato il percorso di fuoriuscita dalla fase recessiva sarà lento, comportando un posizionamento dell’occupazione al di sotto del livello di pieno impiego per i prossimi anni.

Questo scenario dovrebbe garantire livelli contenuti di inflazione e di conseguenza anche livelli bassi del tasso di riferimento per un periodo esteso di tempo. Le dichiarazioni di Pianalto, confermano ancora una volta la presenza di un’ampia maggioranza all’interno del board favorevole al mantenimento del citato impegno da parte della Fed anche nel prossimo incontro del 23 giugno.

Sul fronte azionario, è risultata migliore delle attese la trimestrale di Wal-Mart (unico titolo in recupero del Dow Jones) grazie principalmente all’incremento delle vendite all’estero, in particolare in Messico, Canada e Cina. Sul mercato interbancario, continua la risalita del tasso Libor 3 mesi con allargamento anche del differenziale rispetto al corrispondente tasso OIS. Occorrerà verificare tale andamento nei prossimi giorni per valutare l’eventuale impatto della recente riattivazione della linea swap in dollari da parte della Bce e della BoJ.

Valute: euro in deprezzamento dopo la notizia del divieto tedesco di vendite allo scoperto di tipo naked. La valuta unica pertanto ha raggiunto il nuovo minimo dall’aprile 2006. Primo livello di supporto in area 1,21.

Yen in forte apprezzamento nei confronti dell’euro con il cross sceso fino ad area 111. Il supporto di riferimento resta collocato in area 110-110,50. Verso dollaro invece il cross resta collocato intorno area 92.

Materie Prime: prosegue la discesa del greggio Wti, questa mattina calato ai minimi da fine settembre sulla scia della forte partenza negativa delle borse europee. Nonostante le tensioni sui mercati, l’oro resta al di sotto dei massimi storici. Questa mattina si attesta poco sopra i 1215$/oncia. Ieri si sono messi in evidenza i metalli industriali, guidati dal rialzo del nichel (7%). La peggiore commodity dell’indice Gsci è stata il gas naturale (-1,3%).

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