ROMA (WSI) – ATTENZIONE: Il testo che segue NON E’ UN ARTICOLO di Wall Street Italia ma un post inviato alla sezione Commenti dall’utente francesco618. La redazione ha ritenuto di valorizzarlo (a insaputa del lettore) dandogli visibilita’. PS: tanto per capirci, titolo e sommario sono di WSI.
– Nel novembre 2011 non cadde il governo Berlusconi per un voto di sfiducia, bensì per le spontanee dimissioni del suo presidente preoccupato della guerra finanziaria che avevano fatto precipitare in borsa le sue aziende e che era orchestrata e gestita fuori dai confini d’Italia, mentre in Parlamento nonostante le defezioni subite dalla maggioranza, non ne avevano scalfito il potere che era stato reintegrato con nuove leve (Scilipoti, Razzi, etc.).
Il PD ebbe paura ad andare ad elezioni anticipate e preferì l’interregno di Monti costringendosi ad una alleanza innaturale con i suoi stessi nemici, poi si presentò alle elezioni con un’alleanza di sinistra (PD e SEL) ma già durante la campagna elettorale Bersani diceva che in caso di vittoria non era scontato che facesse lui il premier, bensì poteva esserlo Monti o comunque il dicastero dell’Economia sarebbe stato per Monti (che non faceva parte dell’alleanza) mandando su tutte le furie SEL.
Vinte le elezioni hanno fatto di tutto per evitare un allargamento della maggioranza (il diktat degli 8 punti a M5S serviva solo a farsi dire di no) ed il mancato voto dei 101 a Prodi era dello stesso tenore.
A 40 giorni dall’elezione hanno ricusato l’alleanza con SEL ed hanno formato il governo con Berlusconi e Monti, la stessa maggioranza del precedente governo voluto da Napolitano il quale è stato riconfermato al Quirinale.
Quindi questa maggioranza per continuare deve salvare Berlusconi e se questo avverrà per voto segreto al Senato o per grazia del Capo dello Stato poco importa, ma è certo che se Berlusconi non venisse salvato il governo cadrebbe e si andrebbe ad elezioni anticipate dove il PD perderebbe molti voti perché parte del suo elettorato non riconfermerebbe il voto dopo i continui tradimenti e sempre che lo stesso PD non si spacchi proprio a causa della fine anticipata della legislatura, consegnando così il Parlamento e le massime cariche dello Stato al PDL che grazie al Porcellum farebbe il pieno di parlamentari.
Il PD si è cacciato un un cul de sac da cui non può più uscire e che ne decreterà la fine.
post inviato il 22/08/2013 alle 6.43