Lo stress finanziario dei propri dipendenti è una preoccupazione crescente per la maggior parte dei datori di lavoro non solo perché influisce sui singoli lavoratori, ma è anche una spesa notevole per i datori di lavoro.
L’azienda subisce lo stress finanziario per i dipendenti sotto forma di perdita di produttività, assenteismo e mancanza di concentrazione sul lavoro. Rivela il Financial Stress Survey di John Hancock come lo stress finanziario dei dipendenti può costare a un datore di lavoro fino a 2.000 dollari per dipendente all’anno, una cifra non da poco per cui il discorso assume una certa serietà.
Il Global Benefits Attitude Survey 2017-2018 dimostra che c’è una correlazione tra le preoccupazioni finanziarie dei dipendenti e il loro impegno sul posto di lavoro, sulle prestazioni e l’assenteismo. Lo studio in particolare rivela che i dipendenti che sono sotto stress finanziario hanno il 41% in più di tempo di lavoro perso, a causa dell’assenza rispetto ai loro colleghi, hanno un impegno sul lavoro inferiore a quello dei colleghi (29% contro il 51%) e infine hanno meno produttività rispetto ai colleghi senza stress finanziario (5% vs. 32%).
Certo non esiste una soluzione unica per alleviare lo stress finanziario dei dipendenti sul posto di lavoro ma i datori potrebbero fare un passo in avanti valutando in primis il livello di stress finanziario dei propri dipendenti e poi decidere quali fattori di stress finanziario sono quelli che destano maggiori preoccupazioni. Da qui i datori dovrebbero prendere nota dei fattori di stress dei loro lavoratori e quando è possibile considerare la possibilità di offrire programmi di alfabetizzazione finanziaria e funzioni di supporto al benessere per aiutare tutti i dipendenti. Tutti programmi di ausilio per ridurre i costi interni legati allo stress finanziario dei dipendenti. Adottare tali azioni può rendere la forza lavoro più felice e fiscalmente sana.