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Economia: Francia e Italia, nuovi segni di debolezza

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ROMA (WSI) – La ripresa dell’economia dell’area euro ha ormai definitivamente perso slancio con Francia e Italia che continuano a incontrare enormi difficoltà.

Con produzione e ordini entrambi in flessione, il settore dei servizi ha subito un altro rallentamento in settembre e le previsioni di crescita per il terzo trimestre sono basse.

Il tasso di crescita è il più basso degli ultimi dieci mesi nell’area euro, dove l’indice composito del PMI, che analizza l’attività economica presso migliaia di aziende nella regione, ha toccato i minimi di 10 mesi a 52 punti, in discesa dai 52,5 di agosto.

L’indice Pmi del terziario è sceso da 53,1 a 52,4 punti nel blocco a 18, rimanendo comunque sopra quota 50, lo spartiacque che divide le fasi di espansione da quelle di contrazione di economica.

La Germania balla da sola, con l’indice che sale da 54,9 a 55,7. La Spagna è rimasta sul sentiero di espansione a quota 55,8 da 58,1 di agosto; si tratta tuttavia dei minimi di tre mesi. I servizi restano in recessione in Francia e in Italia con significativi peggioramenti. Nel caso della Francia l’indice scende da 50,3 a 48,4; in Italia discesa da 49,8 a 48,8 punti.

Sempre nel blocco a 18 le vendite al dettaglio hanno registrato ad agosto un aumento dell’1,2% rispetto al mese precedente. A livello tendenziale si registra una crescita dell’1,9 per cento.

Markit ha fatto sapere che se ci si basa sui dati del PMI appena pubblicati e relativi al mese di settembre, la crescita del Pil nell’Eurozona sarà modesta.

Dopo che la crescita è stata stagnante nel secondo trimestre, nel terzo periodo dell’anno il trend sottotono dovrebbe continuare. Le previsioni sono per un Pil in rialzo dello 0,2-0,3%.