Il mercato obbligazionario americano non sembra credere alle parole della Fed, secondo cui l’economia americana, continuerà a muoversi sul terreno della crescita. Piuttosto sembra preoccupato dello stop al rialzo dei tassi comunicato dal governatore Jerome Powell della Fed. Gli investitori temono che, per giustificare un cambio di rotta politico così repentino, la banca centrale Usa deve sapere qualcosa sul rallentamento dell’economia Usa che loro non sanno.
Lo dimostra il fatto che ieri i rendimenti dei titoli governativi a reddito fisso hanno mostrato un trend che solitamente anticipa una recessione. La curva si è invertita (vedi grafico). A livello intraday il differenziale tra il rendimento del Bond a tre mesi e quello a 10 anni – usato come indicatore dello stato di salute dell’economia Usa – si era portata a soli 5 punti base, i minimi del 2017 già toccati a gennaio (quando il differenziale era di 15 punti base).
Dai Treasuries Usa un alert per l’economia
Gli economisti vedono la compressione del rendimento dei Bond e l’inversione della curva dei tassi come un segnale di allerta per l’economia. Gli Stati Uniti vengono dal migliore anno in termini di performance del PIL da quando la ripresa è iniziata a metà del 2009.
“Le curve dei rendimenti stanno rispondendo a ciò che vedono, a quello che ritengo sia un rallentamento economico globale”, ha dichiarato Peter Boockvar, Chief Investment Officer presso Bleakley Advisory Group.
Il Bond decennale americano viaggia con rendimenti in rialzo al 2,541% dal 2,537% di ieri. I tassi si muovono in modo inversamente proporzionale rispetto ai prezzi. Il 2018 si è chiuso con un rendimento del 2,684%, contro il 2,409% con cui si era concluso il 2017 e il 2,446% di fine 2016. I rendimenti del Bond Usa a tre mesi sono invece fermi al 2,473%.