Roma – Ancora una volta l’Economist, l’autorevole settimanale britannico, torna a occuparsi di Berlusconi. E, ancora una volta, in termini non proprio lusinghieri: il Cavaliere annuncia il suo ritorno alle redini del Pdl? Il magazine gli risponde così: Berlusconi è «The last thing Italy needs». Ovvero l’ultima cosa di cui l’Italia ha bisogno: «Poche cose potrebbero essere peggiori per la credibilità e l’affidabilità creditizia dell’Italia del fatto che gli investitori passino i prossimi nove mesi a domandarsi se Silvio Berlusconi tornerà a fare il primo ministro».
I TRE MOTIVI DEL CALO – Il settimanale ripercorre poi le ultime vicende dell’ex premier: negli otto mesi in cui ha lasciato il vertice del partito, la popolarità del Pdl è «precipitata». Per tre motivi: il partito sta pagando un prezzo per il «suo sostegno parlamentare» al governo tecnico di Mario Monti; il Pdl è «perso senza il suo fondatore»; Berlusconi non si rende conto che un numero crescente di italiani sta percependo che gli otto anni in cui ha guidato il Paese sono stati «un disastro per l’economia» del Paese.
«ALLARMANTE, MA NON DA ESCLUDERE» – Ma, secondo l’Economist, le risorse di Berlusconi «sono praticamente senza limiti, la sua comunicazione è eccezionale» e ha un asso nella manica: cavalcare la protesta degli italiani contro l’aumento delle tasse e i tagli alla spesa del Governo Monti. La promessa di ribaltare l’attuale governo «potrebbe anche invertire le fortune del Pdl nei sondaggi». E, avverte il settimanale, per quanto «allarmante» sia lo spettro di un suo ritorno, le possibilità di vittoria di «Berlusconi non si devono ancora escludere».
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