ROMA (WSI) – In Ecuador Jubileo 2000, un movimento sorto nel 2000 in occasione del Giubileo cristiano cattolico, è riuscito a far ratificare al governo un audit cittadino sul debito.
Si tratta di una revisione dei contratti di debito che l’Ecuador ha sottoscritto in 30 anni, dal 1976 al 2006, che ha permesso di capire come il debito si fosse formato e che cosa si stesse pagando annualmente, in termini di interessi e di politica economica sottratta al diretto controllo del paese da parte delle istituzioni finanziarie internazionali.
Un risultato ottenuto nel 2007 dopo una campagna di sensibilizzazione durata 7 anni, partita dall’Università di Scienze Economiche di Guayaquil ad opera del prof. Ricardo Patiño, diventato poi ministro dell’Economia e attualmente ministro degli Affari Esteri della Repubblica ecuadoriana.
Quella di Jubileo 2000, che negli anni ha costruito una rete internazionale con altre associazioni, è stata una battaglia per la trasparenza e la legittimità del debito. Dalla revisione sono stati evidenziati ad esempio diversi casi di anatocismo, ovvero interessi pagati sugli interessi di debiti precedentemente contratti, dichiarati poi illegittimi. E i risultati di questo audit sono stati eclatanti: un taglio del debito pubblico del 30% e la rottura dei rapporti con Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale.
Oggi l’economia ecuadoriana vive un periodo di boom, ma alcuni credono che il paese sia ora sotto la minaccia di un nuovo creditore: la Repubblica Popolare Cinese, che investe nel paese per accaparrarsi i diritti futuri di sfruttamento delle risorse petrolifere. Un nuovo spunto per l’associazione Jubileo 2000, che anche in questa nuova situazione di indebitamento vuole vederci chiaro.
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