Promuovere una cultura finanziaria di responsabilità, consapevolezza e lungimiranza che avvicini le nuove generazioni alle tematiche legate al mondo degli investimenti, per una maggiore serenità nel presente e soprattutto nel futuro. Questo l’obiettivo di un progetto di educazione finanziaria incentrato sui giovani e la gestione del risparmio, presentato da Assogestioni in occasione di ottobre, Mese dell’Educazione Finanziaria.
L’educazione finanziaria al Salone del Risparmio 2023
L’Associazione per il risparmio gestito guidata da Carlo Trabattoni ha annunciato con la conferenza “I giovani e la gestione del risparmio” il suo impegno a realizzare un percorso che potrà trovare nella terza giornata del Salone del Risparmio 2023. Un appuntamento importante sarà dunque per il terzo giorno del prossimo Salone del Risparmio, in programma dal 16 al 18 maggio 2023, come primo punto di confronto di un progetto che, nell’intenzione dell’associazione, guarda ben oltre l’anno prossimo, con l’ambizione di contribuire a imprimere un impatto positivo sulle generazioni future.
Il Comitato sta sondando la possibilità di collaborare con realtà operanti in quest’ambito e con legami consolidati con il mondo della scuola, per fornire ai giovani, a partire dalle scuole superiori di II grado, strumenti e conoscenze utili a gestire consapevolmente i propri risparmi presenti e futuri, anche in risposta al contesto macroeconomico sfidante, che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle famiglie. Il presidente del Comitato per l’Educazione Finanziaria di Assogestioni, Saverio Perissinotto, ha affermato:
“Una migliore educazione finanziaria può essere uno strumento sia di protezione nei momenti di difficoltà e incertezza sia di crescita del nostro Paese. Il nostro obiettivo come Assogestioni è accompagnare i risparmiatori, gli investitori attuali e del futuro, a valutare il risparmio in modo più consapevole, come supporto alla loro progettualità di vita”.
Il progetto è indirizzato ai giovani, perché, dice Assogestioni, saranno proprio le nuove generazioni quelle maggiormente investite dai cambiamenti epocali quali la trasformazione digitale e la transizione verso un mondo sempre più sostenibile e inclusivo, e che necessitano quindi di strumenti per orientarsi nel mondo economico-finanziario. Giuliano D’Acunti, vicepresidente del Comitato, ha sottolineato:
“Le generazioni più giovani, Millennial e Generazione Z in particolare, immaginano un mondo proiettato verso due transizioni fondamentali: quella digitale e quella ecologica. Sono due filoni che per molti anni resteranno al centro dei nostri comportamenti e che avranno delle ricadute pratiche sul modo di vivere e sulla visione del futuro. Occorre che l’intera industria instauri un dialogo profondo e duraturo con le nuove generazioni, basato su tre pilastri: patto sociale, consapevolezza e fiducia. Perché per avvicinare i giovani al mondo degli investimenti occorre andare oltre i semplici strumenti finanziari”.
Nel corso della conferenza, moderata dal giornalista Massimo Caputi, sono intervenuti Stefano Lucchini, presidente FEduF e Chief Institutional Affairs and External Communication Officer, Intesa Sanpaolo, e Giovanna Boggio Robutti, direttorice generale di FEduF, a testimonianza dell’esperienza della fondazione nell’educazione alla cittadinanza economica consapevole e attiva. “Proprio i ragazzi sono il target che ha più bisogno di consapevolezza rispetto alle scelte di pianificazione finanziaria che dovranno inevitabilmente compiere già in questa fase di vita e dalle quali dipende la sostenibilità economica e il benessere del loro futuro”, ha osservato Boggio Robutti, auspicando l’avvio di “una grande campagna di comunicazione capace di parlare un linguaggio che i giovani capiscono e che li coinvolga attraverso i canali e gli strumenti che sono loro congeniali” e che si affianchi in modo sinergico alle iniziative in atto.
Rupert Younger, Director Oxford University Centre for Corporate Reputation, ha ricordato quanto sia importante attivare pratiche inclusive e di formazione, soprattutto rivolte ai più giovani, per sfatare alcuni pregiudizi e spianare la strada a un miglioramento dell’educazione finanziaria nel suo complesso. Younger ha concluso:
“La finanza è la linfa vitale dell’economia globale. Man mano che cerchiamo di trovare la via d’uscita da un mondo a bassa crescita e alta inflazione, avremo bisogno che i leader di domani – che sono gli studenti di oggi – maturino una comprensione solida di come funziona la finanza. L’inclusione finanziaria si pone al centro del nostro impegno per costruire un mondo più equo. Ciò significa che l’educazione finanziaria è uno dei ‘superpoteri’ che traineranno il nostro futuro collettivo. Tutti abbiamo un ruolo da svolgere in tal senso e creare una base migliore di alfabetizzazione finanziaria è il fondamento di cui abbiamo bisogno per realizzare ciò che è necessario”.