Le valutazioni di Borsa sono agli estremi e un Black Monday (“Lunedì nero”) come quello verificatosi 30 anni fa potrebbe ripetersi anche domani, secondo lo strategist – noto ribassista – Albert Edwards di Societe Generale. Gli eventi del crash del 1987 “potrebbe capitare ancora domani come risultati dei prezzi eccessivamente inflazionati di Borsa”.
Proprio i prezzi esageratamente alti rispetti ai fondamentali dell’economia e delle società quotate sono stati una delle principali cause del crac dei mercati azionari dell’ottobre di 30 anni fa. Edwards racconta che molti clienti gli dicono di “non essere interessati al fatto che le valutazioni di Borsa siano troppo elevate” e quindi troppo care (in Usa sono ai massimi assoluti).
Ma “secondo me il calo record del 25% del Black Monday dello scorso 19 ottobre è stato provocato in gran parte dal mercato azionario clamorosamente sopravvalutato, che improvvisamente ha dovuto fare i conti con la paura di una recessione economica”.
Per Edwards è la chiara dimostrazione che i prezzi di Borsa contano, eccome.