NEW YORK (WSI) – Il taglio delle imposte sulla casa messo in conto dal Governo è condivisibile anche se gli effetti di stimolo sul mercato rischiano di essere ridotti. E’ quanto afferma Luca Dondi, Consigliere delegato di Nomisma, sulla revisione di Imu e Tasi promessa dal Governo Renzi.
Secondo i calcoli di Nomisma, infatti, la manovra creerebbe uno stimolo per il mercato alquanto modesto, quantificabile in circa lo 0,11% rispetto al valore medio di acquisto (circa 181mila euro) per il primo anno e comunque inferiore all’1% considerando i valori attualizzati su un orizzonte decennale.
“Lo sgravio – come riporta MonitorImmobiliare.it – verrebbe garantito ad oltre i due terzi delle famiglie italiane che vivono in una casa di proprietà e risulterebbe in media altrettanto esiguo, stimabile in circa 17 euro al mese”.
“Evidenziata la scarsa capacità di stimolo – afferma Dondi – è necessario chiedersi se il provvedimento tuttavia persegua obiettivi di redistribuzione del carico fiscale nel senso di una maggiore equità.
Secondo MonitorImmobiliare.it “sulla base dei dati dell’indagine delle famiglie italiane realizzata dalla Banca d’Italia, la risposta è anche in questo caso negativa, in quanto a beneficiare del provvedimento sarebbero le famiglie con disponibilità reddituali medie più elevate”.
Sulla questione equità Nomisma, “l’unica via affinché si possa giungere a un sistema impositivo più equo continua ad essere la riforma del Catasto” conclude Dondi, aggiungendo che “al Governo va riconosciuto il merito di essersi sottratto all’ennesima giro di roulette su aliquote e moltiplicatori per correggere le forti sperequazioni dell’attuale sistema, ma rimangono le perplessità sul progetto di riforma”.