NEW YORK (WSI) – Sembra non volersi fermare la crisi del settore retail e secondo Matt Townsend di Bloomberg molti negozi abbasseranno le saracinesche entro l’anno a ritmo più veloce.
L’anno scorso più di 7.000 negozi hanno chiuso, un numero in crescita più del doppio rispetto al numero di negozi che hanno aperto nello stesso arco di tempo. La domanda è: con la fiducia dei consumatori a livelli record e l’economia statunitense che mostra forza, perché così tanti negozi stanno avendo problemi?
Vari sono i motivi dell’apocalisse che ha colpito il commercio al dettaglio ma una è la principale: i rivenditori si sono indebitati troppo e ora devono pagare il conto. Da Toys R Us, Wallgreens/Rite Aid, Foot Locker, Abercrombie, fino a Micheal Kors, Guess, Macy’s tanti i negozi che hanno chiuso o chiuderanno quest’anno. Tante le aziende con carichi di debito molto pesanti, circa 1 trilione di dollari in scadenza nei prossimi 3-5 anni.
“È proprio questo che spinge un rivenditore o un’azienda a fallire. Questo è ciò che abbiamo visto all’inizio dello scorso anno, e ha solo accelerato in questo anno. Ci sarà molta sofferenza nei prossimi 5 anni con tanti fallimenti.
Così ha dichiarato Townsend secondo cui il debito è insormontabile per molti operatori del settore. Molte di queste aziende sono indicate come società di zombie, il che significa che se non fosse stato per il trend dei bassi tasso di interesse che ha reso più facile per questi rivenditori rinnovarsi, probabilmente sarebbero andato in fallimento diversi anni fa.