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Effetto franco: UBS taglia 3.500 posti per ridurre i costi

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Roma – Dopo Credit Suisse, anche l’altra principale banca svizzera, UBS, annuncia il licenziamento di circa 3.500 dipendenti, metà dei quali dal comparto investimento, nel tentativo di ridurre i costi operativi di CHF2 miliardi entro la fine del 2013. Scelta motivata anche dall’apprezzamento record della valuta nelle ultime settimane.

“Le misure annunciate in giornata hanno lo scopo di migliorare l’efficienza operativa. UBS continuerà a tenere sotto controllo i costi, senza perdere di vista gli investimenti nei settori in crescita”, si legge nella nota della banca.

Circa il 45% dei tagli saranno nel comparto investimento, altro 35% nel comparto wealth management & Swiss bank, 10% nel global asset management e il restante 10% nel wealth management Americas.

La moneta elvetica ha subito un forte apprezzamento da inizio anno, visto che il protrarsi della crisi del debito in Europa e i timori sull’economia americana hanno spinto gli investitori alla ricerca di asset e valute rifugio. In giornata il franco svizzero scambia contro l’euro a CHF1,1335 (-0,14%), contro il dollaro a CHF0,7877 (-0,35%).