ROMA (WSI) – L’effetto QE si fa sentire sopratutto sul mercato obbligazionario secondario e sul valutario. Se l’euro accusa nuovi cali bucando la soglia di 1,10 dollari, i rendimenti dei titoli di Stato di riferimento Portogallo, Spagna e Italia hanno toccato nuovi minimi record.
I bond governativi di tutti e tre i paesi della cosiddetta periferia meno virtuosa dell’area euro sono aiutati dall’arrivo del programma di stimolo monetario eterodosso della Bce, che prenderà il via lunedì.
Il tasso decennale portoghese scambia all’1,7%, quello spagnolo all’1,24% e quello italiano all’1,26%. La moneta unica cede lo 0,5% a $1,0974 nei confronti del dollaro, testando i nuovi minimi di undici anni e mezzo. Livelli del genere non si vedevano infatti da settembre 2003.
Al mercato piace il fatto che la Bce acquisterà anche titoli con rendimenti negativi, che sono pari al 32% del totale in circolazione.
Draghi ha detto che i bond con tassi fino a -20 punti base di rendimento faranno parte del piano di Quantitative Easing. Ciò permetterà alla banca centrale di iniettare liquidità ulteriore nel settore bancario.
(DaC)