ROMA (WSI) – Piazza Affari chiude in calo con il Ftse Mib che cede lo 0,68% a 19.951 punti dopo la decisione di Standard & Poor’s di rivedere al ribasso il rating sull’Italia.
Scambi limitati, in occasione della Festività dell’Immacolata. Misti i titoli bancari, in gran parte tagliati da Keefe Bruyette; focus anche sulla nota di Moody’s, secondo cui la maggior parte degli istituti europei ha un outlook negativo per il 2015.
Gli investitori hanno comunque mostrato nervi saldi di fronte alla bocciatura al debito sovrano italiano da parte di Standard and Poor’s e anche al deludente dato sulla produzione industriale tedesca. Milano ha infatti limitato i danni allo 0,68%, vantando una performance migliore rispetto ad altre Borse come Parigi che ha perso lo 0,91%. Anche lo spread ha registrato un rialzo contenuto, chiudendo a quota a 123 punti
Tra gli energetii male le Eni, che risentono della debolezza del petrolio, con il Wti che anche oggi ha lasciato sul parterre oltre il 3% attestandosi a 63,8 dollari al barile. Le azioni del gruppo hanno perso da inizio luglio più del 25% del proprio valore. Hanno invece tentato un timido rimbalzo le Saipem, anche se poi hanno chiuso sui valori di venerdì.
Se le banche si sono mosse in ordine sparso, Finmeccanica (+1,17%) ha continuato a percorrere la strada del rialzo, nell’attesa di imminenti novita’ sul fronte delle cessioni.
Sul mercato dei cambi l’euro rimane debole: passa di mano a 1,2293 dollari (1,2283 venerdi’ sera) e a 148,55 yen (149,16), mentre il dollaro-yen chiude pari a 120,86 (121,44).
Prosegue il tonfo del petrolio, con i futures scambiati a New York che cedono alle 12.50 circa ora italiana -1,78% a $64,67 e il Brent -2,17% a $67,57. Oro in rialzo, +0,41% a 1.195,30..
Male in generale l’azionario europeo, dopo la buona performance della scorsa settimana, che ha portato l’indice di riferimento Stoxx 600 a guadagnare +1,1% e a salire al massimo dal gennaio del 2008. (+13% rispetto al minimo di quest’anno testato a ottobre). (Lna-DaC-mt)