Gli investitori di tutto il mondo valutano gli effetti che la presidenza di Donald Trump avrà sui mercati e sull’economia reale e, a poche ore dal panico iniziale, decidono di riposizionarsi sull’azionario, come dimostrano i recuperi dei principali listini mondiali. Dopo il tonfo della vigilia, la borsa di Tokyo vola di quasi il 7%, beneficiando del rally del dollaro delle ore precedenti che si traduce in un deprezzamento dello yen. Basti pensare che in poche ore il rapporto dollaro-yen ha recuperato dai 101 yen a cui era precipitato ieri nelle ore del conteggio dei voti, a quota 105.
Sul Forex ora si assiste a un ritorno del dollaro. Le prese di beneficio non hanno risparmiato il Dollar Index, reduce da un rally dell’1,4% della vigilia, ma il dollaro sembra destinato comunque a rafforzarsi, anche perché le probabilità di un rialzo dei tassi Usa da parte della Federal Reserve nella riunione di dicembre, inizialmente crollata a meno del 50% alla notizia della vittoria di Trump, sono tornate a balzare attorno all’82%.
Così Elias Haddad, senior currency strategist presso Commonwealth Bank of Australia:
“La presidenza di Trump è bullish (rialzista) per il dollaro, dal momento che le politiche economiche di Trump sono inflazionistiche e costringeranno la Fed ad alzare i tassi a un ritmo più veloce del previsto”.
Per Hao Hong, chief strategist presso Bocom International Holdings a Hong Kong, “è’ difficile riuscire a scommettere in una direzione ben precisa, visto che nessuno è certo di quello che farà Trump. Le scommesse che sono relativamente certe includono i progetti per le infrastrutture, le spese per la difesa e una chiusura nelle politiche commerciali. I titoli delle società del settore delle materie prime balzano sulla base di queste aspettative”.
Così Joshua Crabb, responsabile della divisione mercati azionari asiatici a Hong Kong presso la divisione di Old Mutual:
“Gli effetti (della presidenza Trump) non sono così negativi come la gente pensa. Ci saranno alcuni tagli alle tasse e stimoli fiscali. E ciò sarà positivo per gli utili delle aziende e per l’azionario”.
Sul mercato dei debiti sovrani, occhio ai forti smobilizzi che ieri hanno investito i Treasuries Usa, scatenando un balzo dei rendimenti decennali di ben 20 punti base: la vittoria di Trump, precisa Bloomberg, ha fatto volare le aspettative sull’inflazione al record dal luglio del 2015. Nelle ultime ore, il valore di mercato dei bond di tutto il mondo è crollato di $337 miliardi.
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