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El Erian: banche francesi trascineranno l’Europa in recessione

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New York – Sembra di essere tornati indietro di 3 anni. Era la crisi subprime e le banche erano il cuore del problema che ha trascinato gli Stati Uniti nella fase di recessione piu’ grave dai tempi della Grande Depressione.

La differenza e’ che ora tocca all’Europa. In un’intervista concessa al Financial Times, Mohammed El-Erian, amministratore delegato di Pimco, gestore del maggiore fondo obbligazionario al mondo, ha lanciato l’allarme: le banche francesi rischiano di far piombare l’Europa in recessione.

“Ci sono tutti i segni di una corsa istituzionale verso le banche francesi”, dice El Erian al quotidiano finanziario. “L’Europa si trova sull’orlo del pericolo, rischia di perdere il controllo delle soluzioni ordinate alla sua crisi del debito”.

I mercati creditizi scontano nei prezzi le possibilita’ di un default delle banche francesi, a livelli che indicano un rating di “BB”, che “fondamentalmente non e’ conforme con le operazioni finanziarie”.

Governi e Banche centrale devono collaborare per iniettare capitale fresco nelle banche e proteggere i clienti, secondo El Erian. Per evitare che il motore dell’economia dell’Eurozona si inceppi a causa dell’aggravarsi della crisi del debito sovrano, organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale devono agire al piu’ presto per aiutare le banche europee a rischio.

La Banca Mondiale e il FMI si incontrerrano questo fine settimana a Washington, in un momento critico per le autorita’ europee, che stanno facendo di tutto per cercare di impedire un crack dell’area della moneta unica. Intanto si discute sulle possibilita’ di accordare una nuova tranche di aiuti alla Grecia oppure lasciarla fallire.

Le banche francesi sono diventate un punto cruciale della crisi per via della loro esposizione ai bond delle nazioni piu’ indebitate della regione. Secondo gli ultimi dati a disposizione (risalenti a giugno) le tre principali istituti di credito transalpini detengono $56,7 miliardi di debito ellenico.

Secondo il sondaggio PMI dell’area euro, la situazione economica e’ gia’ critica. Non c’era un solo economista dei 37 interpellati da Reuters che abbia previsto un numero inferiore a 50 che indica una contrazione. La lettura e’ stata di 49,1 in settembre, in calo dal 51,5 del mese precedente. Sono i minimi da luglio 2009.

“La ripresa e’ terminata, siamo ora in una fase di contrazone. Gli indicatori che guardano avanti nel tempo ci suggeriscono che la situazione si deteriorera’ ulteriormente nei prossimi tempi”, dice a Reuters Chris Williamson, chief economist di Markit.