ROMA (WSI) – Non si possono sciogliere le Camere prima che la Corte costituzionale si sia pronunciata sulla legittimità della legge elettorale vigente, il prossimo 3 dicembre.
Lo ha detto oggi in una nota il ministro delle Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, raffreddando le ipotesi di elezioni anticipate a ottobre-novembre sulla scia della condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale.
“Non è possibile tornare alle urne con questa legge elettorale prima del 3 dicembre, data dell’udienza della Corte costituzionale, perché nessuno consentirebbe al Paese di andare a votare con una legge che potrebbe essere dichiarata illegittima prima ancora che il nuovo Parlamento si sia insediato”, ha detto il ministro in una nota.
“Si tratta ovviamente di un giudizio di tecnica costituzionale che prescinde da qualsiasi valutazione politica”, ha aggiunto Quagliariello.
La Corte di Cassazione ha sottoposto alla Consulta nel giugno scorso la questione di legittimità dell’attuale legge elettorale, in particolare sul punto delle “liste bloccate”, perché impediscono all’elettore di esprimere le sue preferenze.
Alla ripresa dei lavori parlamentari a settembre le Camere dovrebbero affrontare d’urgenza la questione della modifica della legge attuale, il cosiddetto “porcellum”, dopo diversi tentativi andati a vuoto negli ultimi anni.
(Reuters)